Durante un mio viaggio thailandese mi sono reso conto che in quel Paese si respira una forte atmosfera di spiritualità. Una spiritualità che, oggi giorno, mi sembra sia molto debole in Italia. I thailandesi sono molto distanti dalla religione cristiana: lì i cattolici sono solo 400.000, pari a circa lo 0,6% della popolazione. Per noi è difficile far conoscere la nostra religione e frequentandoli si è colpiti da alcuni loro “coloriti usi”.
Oggi vi parlo di uno di questi “colori”. In Thailandia nel giardino di ogni casa c’è un minuscolo tempietto che serve alle persone di fede buddista per onorare gli spiriti; si chiama “Casa degli Spiriti”. Per i buddisti gli spiriti possono essere buoni o cattivi. I buddisti si sentono di dover pregare per difendere le anime dei loro defunti dagli attacchi degli spiriti cattivi e queste casette bellissime e folkloristiche servono “anche” a questo scopo, oltre che a difendere gli abitanti dell’abitazione presso la quale soggiorna la famiglia.
In soldoni (la materia è molto difficile da trattare) possiamo dire che per noi cattolici la spiritualità è cosa diversa. La nostra vera spiritualità si rileva nella misura in cui un credente permette allo Spirito Santo di controllare la sua vita. Che cosa è una spiritualità cristiana? Potremmo dire, semplicemente, che è un modo di vivere il Vangelo, quasi uno “stile di vita cristiana”. Quando noi cristiani parliamo di spiriti, però, parliamo anche delle anime dei nostri morti. Vedendo i tempietti buddisti, posti accanto a ogni casa o attività, ho ammirato la loro propensione costante e giornaliera a onorare gli spiriti e ho pensato a quanto sarebbe bello se anche noi, nel nostro giardino, mettessimo un tempietto pensile per pregare il Signore e per sentirci più collegati con le anime dei nostri morti. Ricordiamoci che le anime dei defunti sono più vicine a noi dopo la morte di quanto non lo fossero in vita.
Ora però torniamo al tempietto tailandese. Il Buddismo rappresenta una delle religioni che permettono al defunto di difendersi dagli spiriti maligni. Questo spiega perché camminando nelle strade delle cittadine thailandesi è facilissimo scorgere e osservare le cosiddette Case degli Spiriti. Si tratta di piccole casette di legno collocate su piedistalli, che fungono da santuari in miniatura e nei quali risiederebbero appunto le anime a protezione degli abitanti della casa che ospita il tempietto. Queste costruzioni particolari sono presenti nei giardini delle abitazioni private, ma le potete incontrare anche fuori dagli edifici pubblici come negozi, alberghi, centri commerciali e templi.
È difficile stilare un elenco dei vari spiriti a cui credono i buddisti thailandesi, tuttavia fra le innumerevoli tipologie di entità che possono nuocere o causare paura ai viventi vi sono gli spiriti dei morti. Quella delle case degli spiriti è un’antica tradizione che ha radici lontane nel tempo. I thailandesi lasciano, ogni giorno, presso queste casette delle offerte votive quali ghirlande di fiori, bevande, incenso e ceri, in modo da allietare il soggiorno di ogni spirito e attirare i suoi favori. Le offerte sono sempre sistemate sopra degli altari all’altezza degli occhi. Possono essere in stile semplice, a forma di casa thailandese, e talvolta sono costruite in cemento dipinto con colori vivaci. Ogni tonalità può corrispondere al giorno di nascita del proprietario dell’abitazione. Inoltre, la casa non deve essere mai trascurata poiché lo spirito che vi abita potrebbe arrabbiarsi!
Le Case degli Spiriti, per il vero, esistevano già prima del Buddismo e quindi sono solo state… accolte. Queste sono il riflesso di credenze antecedenti all’induismo e al buddhismo, sono un simbolo d’amore per chi non c’è più. Sono il luogo del rispetto per gli spiriti senza pace. Queste casette mi hanno fatto pensare a quanto sia necessario per noi pensare agli spiriti dei nostri morti. Non basta andare a trovare i loro resti, sporadicamente, al cimitero, invece dovremmo avere sempre sotto gli occhi qualcosa che ce li ricordi e che stimoli alla preghiera.
Alberto Maria Marziali
6 luglio 2025