Per ogni evenienza chiamate il 112! – “Fermiamo le truffe” è un progetto di prevenzione finanziato da “Regione Marche” e realizzato da ANPS, l’Associazione Nazionale Polizia di Stato, sezione di Macerata, che è un’Associazione di volontariato e di protezione civile. Il primo incontro con i cittadini maceratesi si è tenuto nei giorni scorsi nei locali dell’oratorio della parrocchia Santa Madre di Dio, gentilmente ospitato da don Carlos. Numerosi e attenti i maceratesi accorsi ad ascoltare i consigli dei relatori, presentati dal Commissario Capo Fabio Tarquini e dal già Questore Giorgio Iacobone. Presente anche il Consigliere regionale Anna Menghi. Il motivetto conduttore di tutta la serata, ricordato in continuo ai presenti è stato: “Per ogni evenienza chiamate il 112!”
Cosa è il 112? – Il 112 è il Numero Unico Europeo per le emergenze, un servizio che permette di richiedere l’intervento di Polizia, Carabinieri, Vigili del Fuoco, Soccorso Sanitario e Soccorso in Mare, digitando un solo numero. È disponibile in tutti gli Stati membri dell’Unione Europea e può essere chiamato gratuitamente sia da rete fissa che da rete mobile. Nelle Marche la risposta arriva dalla sede centrale di Ancona, dove l’operatore in base alla necessità della chiamata mette l’utente in contatto con il reparto idoneo a risolvere tempestivamente la richiesta. La telefonata fatta al 112 consente all’operatore anche di localizzare il luogo da dove è partita la richiesta di aiuto.
Per truffare si usa anche l’Intelligenza artificiale – Durante la serata, oltre le informazioni chiare e dettagliate fornite dai due relatori, il Commissario Capo Walter Angelici e Claudio Tarulli della Rete Educazione Digitale, c’è stata la proiezione di brevi video, che hanno avuto come protagonista l’attore Lino Banfi, per mostrare in pratica come avvengono alcune truffe e come si possono contrastare e risolvere. Le azioni truffaldine hanno origini antichissime e la differenza è che mentre prima dell’avvento dell’informatica avvenivano in presenza oggi navigano in rete, per cui le truffe online sono molto più dannose e pericolose, anche perché i malfattori possono usare la Intelligenza Artificiale persino per la contraffazione delle voci. Un esempio: se ti chiamasse un figlio chiedendoti aiuto come potresti non cadere nel tranello?
Truffatori esperti in manipolazione psicologica – Va detto che questi truffatori online spesso agiscono in team e sono delle persone espertissime nella manipolazione psicologica della possibile vittima. Arrivano al punto che il truffato crede più a loro che ai consigli dei familiari e, persino, di Polizia e Carabinieri. La vittima è soggiogata completamente e quando, finalmente, comprende si vergogna talmente tanto da non parlarne nemmeno con le Forze dell’Ordine. Invece è solo la conoscenza della casistica a poter mettere in allerta la vittima, che chiamando tempestivamente il 112 fa entrare in azione le pattuglie presenti nella zona interessata che, se allertate per tempo, nella maggioranza dei casi riescono a sventare la truffa.
Un secondo consiglio – Dopo il primo consiglio (rivolgersi al 112) ce n’è un secondo e cioè nel web non vi fidate di chi non conoscete, diffidate assolutamente dagli sconosciuti. Oggi i “pirati informatici” sono abilissimi a usare tecnologie per carpire, sia attraverso il telefono che tramite internet, i vostri dati sensibili, i quali possono andare dai numeri di conto corrente bancario ai dati personali dei familiari. Sono tutte informazioni per loro utili a mettere insieme un’azione truffaldina ai danni dell’ingenuo e del malcapitato. Va detto che le persone per propria natura sono propense da sempre a essere credulone, questo per poter migliorare la propria esistenza, sia con l’ottenere vantaggi economici (i consigli di maghi e fattucchiere) o per la salute (i consigli dei ciarlatani).
L’imbonitore a Corridonia – Ricordo un fatto di cui sono stato testimone in età infantile (avevo 5/6 anni) mi è sempre rimasto impresso. In una piazza di Corridonia, durante una fiera, un imbonitore su di un palchetto improvvisato elogiava le qualità terapeutiche di una sostanza contenuta in una bottiglietta: curava le artriti e poteva raddrizzare la schiena di persone sofferenti. La vendeva per poco, erano in molti ad acquistarla. Ero scettico e m’impressionò un signore anziano, che conoscevo di vista, il quale arrivò sotto il palchetto camminando piegato in due, speranzoso di poter guarire e di raddrizzarsi. Lo incontravo in giro per la città, mesi e mesi dopo, ancora sofferente e curvato sempre di più. Una truffa bella e buona che illudeva la gente speculando su una impossibile guarigione! Pensai che era un comportamento davvero squallido. Oggi le truffe sono più sofisticate ma sempre squallide perché illudono le vittime.
Identikit tipo del truffatore – Ecco di seguito l’identikit tipo del truffatore: è un delinquente che riesce a raggirare qualsiasi persona, ottima parlantina, uso della psicologia per indurre la vittima alla fretta in modo che non possa ragionare con calma; le stesse parole dette da ognuno di noi non avrebbero lo stesso effetto, per cui tutti ci possono cascare senza per questo essere degli sciocchi. Qui sotto delle casistiche molto comuni, anche avvenute a Macerata e nei paesi vicini.
L’arresto del figlio o del nipote dopo un incidente – Ricevi una telefonata, uno si presenta come Maresciallo dei Carabinieri, o avvocato, e dice che tuo figlio ha avuto un incidente o è stato fermato ebbro, per cui è in caserma e sarà arrestato se non pagherà una certa somma. Ti fanno parlare con tuo figlio ma tu, agitato, non capisci che non è lui; oppure t’invitano a chiamare i Carabinieri ma l’interlocutore non chiude la telefonata, per cui fai il numero dei Carabinieri e il truffatore, rimasto in linea, risponde e ritieni che stai parlando con la caserma che ti conferma l’incidente, facendoti credere che la storia sia vera.
Papà ho perso il cellulare – Ti arriva una telefonata: “Papà ho perso il cellulare, ti sto chiamando dal telefono di un amico, mi mandi il denaro al seguente Iban per ricomprarlo?” Molte possono essere le varianti ma la sostanza finale è sempre la stessa: soldi spariti. Ultimamente la faccenda si è fatta più inquietante: con l’uso dell’Intelligenza Artificiale il truffatore riesce persino a riprodurre la voce del figlio.
Il pacco da ritirare – In genere la richiesta arriva per email: “È in giacenza un pacco presso… clicca qui per poterlo ritirare. Ti chiedono i tuoi dati sensibili per poi utilizzarli per scopi illeciti.
Ndr – La vittima cade nel tranello per ingordigia in quanto non attende alcun pacco ma non gli pare vero di prendere gratis qualcosa che pensa sia destinato ad altri. Per lui c’è davvero una bella sorpresa… truffaldina! …continua domani con altri esempi.
Fernando Pallocchini
19 luglio 2025


