“Fermiamo le truffe!” Ecco un prontuario con le casistiche truffaldine, ultima puntata

Telefonata con prefisso 0044 – Appare il prefisso dell’Inghilterra ma la telefonata proviene dalla Tunisia. Ti offrono investimenti vantaggiosi, ti assegnano un consulente personale e garantiscono che tu possa seguire sempre l’andamento del tuo investimento. Quando chiedi di voler ritirare, prima ti obbligano ad aumentare il tuo versamento, continuando finché possono sempre cullando la tua speranza di non perdere quanto già versato. Poi… rimani con l’aria in mano.

Assegno circolare validato dalla banca – Fai una vendita e ti accordi per un pagamento con assegno circolare. Con l’acquirente vai in banca, il cassiere telefona alla emittente che conferma la copertura dell’assegno. Consegni l’oggetto venduto e qualche giorno dopo apprendi che l’assegno circolare era falso. È accaduto che un complice dell’acquirente si era collegato con un proprio telefono alla linea della banca emittente facendo credere che fosse un impiegato di quella banca.

La carta prepagata – Metti in vendita un oggetto e ti chiama un acquirente; tu chiedi il pagamento anticipato e lui ti assicura che fa il versamento istantaneo e t’invita a recarti al bancomat per verificare l’accreditamento dicendoti che devi fare una ricarica su una carta prepagata per vedere l’accreditamento. Fai la ricarica e perdi la somma ricaricata. Risalire al titolare della prepagata è impresa quasi impossibile.

Per strada: ti ricordi di me? – Un tale ti ferma per strada e ti chiede se ti ricordi di lui ed è così abile che ti fa dire i nomi di alcuni colleghi o amici per poi menzionarli in un discorso collegato. Infine ti racconta una triste storia e va a finire che ha bisogno di soldi per cui ti vuole vendere un capo di abbigliamento (in genere è una giacca di pura finta pelle). L’ex questore Iacobone ci ha raccontato che a lui è capitato questo tipo d’incontro a Jesi, a Tolentino e a Macerata in via Carducci.

Falso poliziotto in casa

Accaduto a Macerata – In via Manzoni: suona alla porta una persona che dice di essere un poliziotto, che ha abitato nel palazzo fino a 12 anni prima, dice che nella via ci sono stati furti nelle abitazioni e ti prega di controllare se da te è tutto a posto. C’è anche un complice che entra in casa; quando vanno via sono spariti soldi e preziosi.

Accaduto a Civitanova – In campagna, si spacciano per Carabinieri, all’arrivo del contadino dicono che stanno facendo ricerche perché ci sono ladri nei dintorni. Quando la vittima controlla in casa e si accorge che manca il denaro, i due truffatori gli dicono di andare in caserma per sporgere denuncia, perché loro devono continuare la ricerca dei ladri. In caserma niente sanno dei due militari.

Accaduto a Sondrio – Arriva un poliziotto che dice: “Le Poste hanno pagato con soldi falsi, mi faccia controllare le banconote”. Ne fa un pacco, lo sigilla, lo fa firmare e dice al raggirato di recarsi all’indomani alle Poste per prendere le banconote autentiche. Momento di distrazione e pacco sostituito con uno identico pieno di carta straccia.

Falso funzionario di bancaCome esci dalla banca ti avvicina un funzionario (falso) della stessa per controllare le banconote appena ricevute, perché forse c’è stato un errore. Abilmente le cambia con banconote fasulle. Come variante ti può seguire in casa.

Come entrano in casa – Una parrucchiera (falsa) che esercita nelle case conquista la fiducia per strada delle persone anziane, entra e ruba. Oppure un tale dice di dover consegnare una busta con 10mila euro per il nipote dell’anziana e si raccomanda di mettere la busta in un posto sicuro. Entra in camera da letto con l’anziana e con abilità ruba i gioielli. Può anche presentarsi come funzionario dell’Inps che deve controllare la pensione. Entrato ruba con destrezza. In due entrano con la scusa di avere conoscenti in comune, l’uomo intrattiene e la donna ruba.

Pietre preziose false – Si finge straniero e ferma una signora, manca di contanti per rientrare al suo paese per cui vuole venderle pietre preziose a un prezzo stracciato: un affare. Si avvicina un signore distinto, incuriosito dice di essere un gioielliere e vorrebbe acquistare le pietre ma il truffatore afferma di essere un uomo di parola e la signora ha la priorità. Sono due complici e le pietre sono false.

La consegna di un pacchetto regalo – Una truffatrice bussa e dice di dover consegnare un pacchetto, l’anziana apre, l’altra entra lasciando socchiusa la porta per far entrare un complice che, mentre lei distrae la signora, ruba quel che può arraffare. A Macerata, in via Batà, la truffa non è andata a buon fine perché è arrivato il nipote della signora e la malvivente è scappata, avvisata dal complice che in questo caso faceva da palo.

L’eredità – Antica truffa sempre attiva. Il malintenzionato afferma di disporre di una eredità da assegnare a una persona bisognosa; la vittima ci casca e i due vanno dal notaio per redarre l’atto. Servono 3mila euro che la vittima porta con sé; mentre attendono in sala d’attesa il truffatore invita la vittima ad andare a comprare i bolli, nel frattempo gli ha sottratto i contanti.  Quando il “pollo” ritorna l’altro è scomparso con i soldi.

Le santone – A Pollenza due donne hanno convinto un’anziana di essere in contatto con la Madonna e che, dietro compenso, avrebbero provveduto a farla guarire. In 5 mesi le hanno sottratto 133mila euro. I suoi parenti hanno avvisato i Carabinieri che hanno arrestato le due truffatrici  recuperando gran parte del denaro.

La ricarica del PostePay – Truffa a danno dei tabaccai. Un cliente chiede una ricarica di 100 euro alla PostePay, appena è stata effettuata dice di aver dimenticato i soldi in auto, esce e non ritorna.

Al distributore di benzina – Una persona vi avvicina e chiede soldi per fare benzina, deve tornare al paese non molto distante e restituirà il denaro ricaricando la vostra PostePay. In genere è una truffa modesta, 10 o 20 euro, che non rivedrete più.

Le chiavi cadute – Accaduto a Macerata. Una signora sale in auto, posa la borsa sul sedile passeggero, il truffatore l’avvisa che le sono cadute le chiavi. Costei scende dall’auto per riprenderle e l’altro rapidissimo si appropria della borsa.

L’auto in panne – Una persona agita le braccia per richiamare la tua attenzione e ti chiede aiuto per la sua auto in panne. Mentre lo aiuti un complice ruba nella tua auto.

Come vedete i truffatori non dormono la notte per pensare a come fregare il prossimo, la vostra difesa è mai fidarsi degli sconosciuti e soprattutto chiamare tempestivamente il numero telefonico 112, sempre disponibile h24.    

Fernando Pallocchini

Le prime tre puntate:

“Fermiamo le truffe!” Ecco un prontuario con le casistiche truffaldine, prima puntata | Associazione culturale La Rucola
“Fermiamo le truffe!” Ecco un prontuario con le casistiche truffaldine, seconda puntata | Associazione culturale La Rucola
https://www.larucola.org/2025/07/21/fermiamo-le-truffe-ecco-un-prontuario-con-le-casistiche-truffaldine-terza-puntata/

22 luglio 2025

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