“Ritratto di una donna” Bella come una perla / unita alla conchiglia / tu apparivi / ma…

Bella come una perla / unita alla conchiglia / tu apparivi / ma non eri una perla: eri un’ape regina. / Padrona nel tuo regno, / non tolleravi il dissenso, / e il tuo giudizio era drastico. / Lontano da te il sospetto / di sembrare talvolta respingente: / al contrario pensavi / di avere aperto a tanti la tua reggia, / e ripetevi sovente: io sono giusta. / Molti non ti hanno amato. / Qualcuno ti ha posto su un piedistallo. / Godevi a giocare coi capelli / neri, lucidi e folti / come gode il delfino tra le onde, / t’incantavi a guardare / le stravaganti pitture del tramonto, / adoravi il tuo cane più di un amante. / Similmente a una gazza / ti hanno at-tratto i gioielli, / e il gioco delle carte / è stato il tuo respiro. / Veramente hai abitato / fuori dal mondo, / nello stato di riposo / in cui un uomo è impensabile. / Ma quando finalmente ti avviasti / sul viale di Atropo / ti ho vista con stupore / al di sopra di tutto: / signora della vita e della morte. / Queste due femmine maleodoranti / nel tuo supremo sogno di bellezza / tu le hai cancellate / passando oltre, / regale e fredda come la luna / quando travalca i monti.

Franca Petracci

18 settembre 2025

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