Annaspo spasmodicamente / tra i confusi ricordi / con la speranza / di ritrovare / quell’azzurro splendente / che m’illuminava dentro / prima che avvampasse la guerra. Non trovo che rovine / disastrose / e ammassi scomposti / di cadaveri marci / che mozzano il fiato. / Mi sento immerso / in una immensa palude / melmosa e putrida / che m’inghiotte impietosa / mentre disperatamente cerco / di guadagnare la sponda / là dove un bagliore esplode / tra la fitta e contorta sterpaglia. / Domani mi attendo un giorno di luce.
Virginio Bonifazi (Virgì)
11 ottobre 2025


