Domenico Bernetti ormai è un habitué nelle pagine de La rucola considerati i tanti libri che gli abbiamo recensito. Ogni volta è un piacere. Dal primo libro ha migliorato moltissimo la sua capacità espressiva, sempre comunque legata al suo essere stato Maresciallo dei Carabinieri, quindi assai precisa, chiara e documentata. Edito da Edizioni Simple di Macerata, questo volumetto è formato da tutta una serie di mini racconti che sono esperienze dirette derivate dalla sua attività d’integerrimo servitore dello Stato.
Le persone, volenti o nolenti, riescono spesso a trovarsi invischiate nelle situazioni più assurde, o più disperate o, magari, delinquenziali e ci sono sempre i Carabinieri a dirimere al meglio questi accadimenti. A volte, quando la situazione lo richiede, il Maresciallo Bernetti ha la capacità di passare oltre e di lasciare che le persone, non direttamente coinvolte nella missione a lui comandata, se la vedano con la propria coscienza e non con le leggi dello Stato. Mentre queste sono rigide il nostro Maresciallo vede nell’elasticità un che di positivo e, quando è possibile, la applica.
Il suo è un percorso di vita lastricato di avvenimenti, dalla lunga strada imbrecciata percorsa da bambino per andare a scuola: un’ora all’andata e un’ora al ritorno, portando con sé le scarpe buone da mettere ai piedi una volta a scuola e toglierle uscendo. La permanenza in Sardegna dove ha rischiato di essere ucciso, vittima di una vendetta che lo ha seguito anni dopo fino a Bologna. Altra brutta situazione che lo ha visto coinvolto, con loschi figuri appostati sotto casa e, di conseguenza, con la sua abitazione sottoposta a stretta sorveglianza, è stata quando lui ha iniziato a interessarsi della clonazione dei telefoni mobili e, scoperta dopo scoperta, è arrivato fino al cellulare che ha fatto esplodere la bomba nell’attentato in cui perse la vita Falcone.
E, ancora, l’avventura corsa per catturare un furioso toro da riproduzione che si era liberato ed era scappato mettendo in pericolo la vita delle persone, almeno fino al suo rocambolesco abbattimento. La vita delle persone in ogni dove e in ogni epoca è permeata dal sesso quindi va da sé che i Carabinieri, nel corso del loro lavoro, spesso si trovano a occuparsi di vicende in cui l’attività sessuale padroneggia. Capita di fare un appostamento per sorvegliare una zona in cui è stata segnalata la presenza di rapinatori e in una macchina imboscata, quindi sospetta, invece dei rapinatori trovano una coppietta in tenere effusioni. Viene segnalata la scomparsa di una donna sposata e si scopre che la stessa è rimasta chiusa in una cella frigorifera insieme con l’amante. Capita anche, mentre si è di pattuglia per controlli all’utenza stradale, di fermare una donna che, esplicitamente, si offre per un rapporto sessuale.
La parte più imbarazzante e che gli genera fastidio è quando il Bernetti deve prendere parte a ispezioni cadaveriche e ad autopsie. Meno invasive psicologicamente ma egualmente importanti sono le indagini per scoprire varie frodi, da quelle fiscali a quelle ecologiche, come gli sversamenti di materiale inquinante nel corso dei fiumi attuati con abusivismi ingegnosi. Un libro pieno di curiosità, sicuramente da leggere.
Fernando Pallocchini

12 ottobre 2025


