Discarica a Botonto e a Cervare? Scegliete un sito più facile per giungerci dal Cosmari

Il “Comitato No Discarica Macerata” informa che nella mattinata di sabato 18 ottobre, alle ore 11:00, verrà effettuata una simulazione del percorso ipotizzato per i mezzi pesanti diretti ai nuovi siti di discarica individuati nel territorio comunale (in Contrada Botonto, il primo e in Contrada Cervare, il secondo). Il mezzo, dalle caratteristiche simili a quelli comunemente utilizzati per il trasporto dei rifiuti in discarica, partirà da Piediripa, per poi risalire verso Macerata da Via Pancalducci ed attraversare Corso Cairoli, Via Pace, C.da Botonto e C.da Cervare ripercorrendo fedelmente l’itinerario ipotizzato per i futuri conferimenti. L’iniziativa ha lo scopo di evidenziare che il criterio preponderante utilizzato nello studio dell’Università Politecnica delle Marche, basato sulla distanza dei nuovi realizzandi siti dal Cosmari, è contraddetto dalla impraticabilità del percorso ipotizzato che, se modificato, comporterebbe una variazione nella posizione dei siti di Contrada Botonto e Contrada Cervare nella graduatoria stilata.

Le criticità del percorso ipotizzato

1 – l’intero percorso (uscita superstrada di Piediripa, Via Bramante, Via Pancalducci, Corso Cairoli, Via Pantaleoni, Via Pace) è costituito da strade urbane ad altissima intensità di traffico con frequenti incolonnamenti in prossimità dei semafori (zona cimitero) e riduzione delle corsie per presenza di autoveicoli parcheggiati, nonché con importante presenza di pedoni;

2 – le strade extraurbane di C.da Alberotondo, C.da Botonto e C.da Cervare hanno una elevata pendenza e un difficile accesso; inoltre C.da Botonto è una strada di ridotte dimensioni dove sono presenti numerose piante di specie protette ai suoi margini e un fondo inadeguato al traffico pesante;

3 – il transito dei mezzi pesanti diretti in discarica avverrebbe in prossimità del centro storico e delle zone residenziali, densamente abitate e molto frequentate;

4 – vi sarebbero rischi concreti per la sicurezza di pedoni e automobilisti;

5 – si incrementerebbe l’inquinamento ambientale e acustico in zone soggette a traffico limitato e prossime a siti turistici di notevole importanza e rappresentativi per la città (Sferisterio, ad es.);

6 – ne conseguirebbero impatti negativi sulla vivibilità e sul valore delle zone della città coinvolte.

Un commento? E ci voleva l’Università Politecnica delle Marche per consigliare il percorso? Magari avrebbe invece potuto dare un altro genere di consiglio, tipo: partendo i camion dal Cosmari sarebbe da scegliere un sito meno complicato da raggiungere.

17 ottobre 2025

Sii il primo a dire che ti piace

Commenti

commenti