Un oggetto ormai divenuto raro, residuato del tempo che fu: il batacchio o bussarello

Quante persone cercano di far vedere il proprio stato sociale esibendo le lauree dei figli, case, auto, vestiti e altro? Nessuno però ha notato che certi personaggi di cultura si fanno distinguere anche in modo più sobrio, ma non per questo meno efficace. Oggi vi parlo di quell’attrezzo che campeggiava su ogni porta.

Da tempo immemore certe famiglie hanno lanciato messaggi anche col batocchio sulla porta di casa. Messaggi di potenza, di religiosità o, anche, di ateismo o di satanismo. Lo vogliamo riscoprire? Il battiporta ha tanti nomi: battente, picchiotto, battaglio, batacchio, mazzapicchio, battiporta, bussatoio, martello o battente, ha una funzione di maniglione e di battiporta. Amo le vecchie porte e i portoni. Chissà quante storie hanno visto entrare e uscire! Variamente decorati, e in uso già al tempo degli antichi Romani, di battiporta se ne conservano ancora tipi diversi anche nei musei archeologici.

Sono esemplari in bronzo o in ferro, alcuni con forma umana ma in genere sono a forma di testa di leone che tiene in bocca un anello, oppure sono costituiti da una semplice sbarra sagomata. L’industrializzazione ne ha sfornati di belli, ma ripetitivi nel disegno, anonimi; nelle moderne case sontuose, spesso se ne vedono in bronzo con due faccioni feroci che reggono in bocca grandi anelli e che guarniscono il grande portone di casa, sempre lucidi per mano del portiere del palazzo che a giorni alterni li deve lustrare con pezze di lana e Sidol.

La storia – Da quando l’uomo ha sentito l’esigenza di proteggere sé e i propri beni all’interno di una casa, è nato non solo il bisogno di chiudere il portone, ma anche l’esigenza opposta, quella di conoscere una presenza al di fuori dell’abitazione, per dare il permesso di entrare. Ciò ha portato all’invenzione di un apposito, strumento perfezionato nel tempo, detto battente o picchiotto (ma anche a seconda del luogo di origine battaglio, mazzapicchio, bussarello). Nell’infanzia ricordo che quelli di casa usavano dei tocchi convenzionali per farsi aprire il portone, senza l’affacciata dalla finestra sopra l’ingresso.

Nato come oggetto di uso assai pratico, il batacchio ha assunto nei secoli anche una valenza artistica e decorativa. In origine il battiporta consisteva in una forma semplice, un martelletto o un anello di ferro. Solo col passare del tempo si è trasformato in un vero e proprio oggetto d’arte, dalla forma ricercata per abbellire le porte. Fin dai tempi più antichi, ai battiporta sull’uscio, oltre la normale funzione di segnalare la propria presenza al di fuori della casa e di ausilio nella chiusura di porte spesso pesantissime, è stata data anche una funzione magica. A essi, con forme terrificanti, è stato attribuito il potere prodigioso di scansare e vanificare le influenze cattive che potessero danneggiare la casa e gli abitanti. Una specie di strumento esorcizzante.

La cronistoria – Nel Medioevo si ebbero batocchi modellati in forma e figure di santi o di personaggi biblici. Nel Rinascimento furono realizzate sculture in bronzo da celebri artisti, facendo passare in secondo piano il motivo della sua utilità. Ma cos’è il battiporta? È un elemento metallico usato per bussare: una piccola forma d’arte, una scultura che precede di secoli il campanello. Originariamente consisteva in una forma semplice, un martelletto o un anello di ferro. Col passare del tempo, ha incominciato a divenire un vero e proprio oggetto d’arte, dalla forma ricercata e dalla doppia funzione: avvertire dell’arrivo del visitatore e decorare e abbellire le porte.

Alcuni sono veramente particolari e, in certi casi, anche inquietanti. Ci sono, inoltre, batocchi che danno Un messaggio religioso o anti religioso. Chi li sa decifrare ne può trarre informazioni su chi ha costruito o abitato il palazzo che li ha in bella mostra. In un viaggio a Celano ho scoperto il battiporta o batacchio, di un portone d’ingresso, fatto con una sagoma sessuale, con chiara raffigurazione dei testicoli. Sono rimasto a osservarlo incuriosito per alcuni minuti e non capivo il perché di quella scelta. Poi ci sono arrivato: era un vero e proprio batacchio a forma sessuale e sagomato, per far capire che chi bussava rompeva le…

Curiosità – In Inghilterra c’è un battiporta antico in ottone sulla porta della Cattedrale di Durham. È individuato come batacchio religioso perché, storicamente, rappresentava una possibilità di salvezza per coloro che avevano commesso reati quali l’omicidio per legittima difesa o l’evasione dal carcere. Bussando a questo battente, i fuggitivi avevano diritto per legge a 37 giorni di asilo, durante i quali potevano cercare di riconciliarsi con i propri nemici o pianificare la fuga. Questo oggetto non è solo un pezzo di raffinata decorazione, ma pure un ricordo tangibile di una pratica medievale che intrecciava diritto, fede e tradizione.

Come avrete capito sto parlando di un oggetto particolare che porta con sé storie di disperazione, di speranza e di ricerca di giustizia: le repliche furono adottate su varie case di personaggi conoscitori di storie e tradizioni. In molte dimore di mangiapreti, il battacchio poteva avere anche forme sataniche. Il battente per porta, detto anche in dialetto “vatoccu o vussarellu” ha quindi una storia lunga e affascinante che risale molto indietro nei secoli. Originariamente, prima dell’invenzione dei campanelli elettrici, aveva una funzione puramente pratica: segnalare l’arrivo di visitatori. Nel corso dei secoli, il battente ha assunto anche un ruolo decorativo e simbolico, diventando un elemento artistico e, in alcuni casi, portatore di significati magici o di storie. Quando girate per le nostre strade medioevali, osservate le porte e vedrete che, spesso, vi arriva qualche notizia su chi ha costruito oppure è vissuto in quel palazzo.

Evoluzione del battente

Età antica – I battenti più semplici, spesso in ferro, venivano usati per bussare alle porte e segnalare la presenza di chi arrivava dall’esterno. Nell’antica Grecia e a Roma, la funzione era pratica, segnalavano l’arrivo di ospiti.

Medioevo – I battenti iniziarono a essere modellati in forme elaborate, come figure di santi o personaggi biblici.

Rinascimento – Il battente divenne un oggetto d’arte, con sculture in bronzo realizzate da artisti famosi. Le forme più comuni includevano teste di leone, altri animali o forme umane, spesso con valenza apotropaica (allontanare le influenze negative).

Età moderna – I battenti continuarono a evolversi, con forme ispirate all’antico Egitto (testa di sfinge), al mondo animale (leoni, meduse) o con decorazioni floreali e figure umane.

Oggi – Il battente aveva e continua ad avere tutt’oggi la funzione primaria di avvisare chi è all’interno dell’abitazione del proprio arrivo.

Funzione decorativa – Il battente è un elemento ornamentale che arricchisce l’ingresso di un’abitazione.

Funzione simbolica/magica – In passato, e in alcune culture ancora oggi, il battente assume significati legati alla protezione della casa e dei suoi abitanti, con raffigurazioni di animali feroci o volti minacciosi.

I battiporta, ora lo sapete, sono degli oggetti che vivono tra storia e leggende. Quando passeggi per vicoli antichi osserva le porte, i batacchi raccontano sempre qualcosa. Se li hai sulla porta dei nonni, raccontano qualcosa anche dei tuoi avi.

Alberto Maria Marziali

25 ottobre 2025

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