Il Consiglio delle donne va eliminato!

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Il Consigliere comunale Roberto Cherubini, del Movimento 5 Stelle, spiega le sue motivazioni sul perché abbia richiesto l’abolizione del Consiglio delle donne.

“Credo che questa mozione, che presenterò al prossimo Consiglio comunale,  sia un atto di civiltà a favore delle donne che occorre avere il coraggio di fare. Per cultura ed esperienza personale credo che le donne abbiano un passo in più degli uomini, nel modo di affrontare le questioni, nella sensibilità che dimostrano, nel mettere spesso da parte l’interesse personale. Proprio per queste ragioni trovo insensato e fuori tempo un Consiglio che le ghettizza e che per assurdo aumenta il sessismo. Troverei ridicolo un Consiglio degli uomini per cui trovo ridicolo un consiglio delle donne! In Consiglio comunale abbiamo un rappresentante degli immigrati per rappresentare gli immigrati e tante donne ed uomini a rappresentare uomini e donne maceratesi. Assolutamente inutile un ulteriore organo esterno che spesso allunga i lavori. Ho deciso di presentare questa proposta durante l’ultimo Consiglio comunale quando stava per essere presentato un Ordine del Giorno sull’intitolazione della sala consiliare che non ha seguito un percorso democratico. La Sala Consiliare è il simbolo più importante della città perché lì sono rappresentati tutti i cittadini. La scelta di a chi intitolarla dovrebbe arrivare da riunioni di Commissione dove ogni forza politica dovrebbe proporre dei nomi e dopo un confronto si dovrebbe arrivare a un nome condiviso. Stava per arrivare e forse arriverà invece in Consiglio una proposta partorita dal Consiglio delle donne senza che la gran parte dei consiglieri comunale sappia nulla. Penso che la Pucci Maria, nome scelto da qualche donna del Consiglio delle donne, sia stata una donna importante per le sue battaglie, ma secondo me la sala consiliare deve essere intitolata a persone che i maceratesi conoscano bene per impegno e storia e non ad una straordinaria signora della quale temo che in pochi conoscano la storia. Qualora la decisione fosse discussa ci metteremmo all’ascolto e avremmo una nostra proposta che credo possa essere largamente condivisa e cioè di intitolare la sala consiliare a Jader e Barbara Pojaghi che hanno insegnato a più generazioni cos’è il rispetto reciproco e l’uguaglianza. Mi sembra talmente assurdo non averle pensate che spero ci siano stati impedimenti tecnici. Dico sempre ciò che penso e… credo che questi organismi siano presi da alcune persone per mettersi un titolo di Presidente davanti al nome sul biglietto da visita e quindi servono più ad affermare le proprie frustrazioni che a raggiungere obbiettivi comuni. A me comunque interessa mandare questo messaggio positivo alle donne e cioè che non servono per nulla questi organismi di “finta parità” soprattutto a Macerata dove, sia in Giunta che in Consiglio comunale, ci sono donne in posizioni di responsabilità (assessore e presidenti di commissione)”.

Roberto Cherubini

31 gennaio 2017

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