Ma… ci prendono per il sedere?

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In televisione seguo solo trasmissioni come Ulisse, Super Quark e simili ma, spinto dalla curiosità perché si diceva che quest’anno a “ll Grande Fratello” ci sarebbero stati i V.I.P., sono andato a vedere questi partecipanti. Ma… ci prendono per il sedere? V.I.P. significa persona veramente importante e nella “casa” c’erano personaggi che hanno avuto solo particine nel mondo dello spettacolo, che han-no ricoperto ruoli marginali nel cinema e in tv. Sì, solo parti molto modeste, sicuramente non da premio Oscar. Lo sbandieramento di costoro, sino alla fine del “Grande fratello V.I.P.” mi ha prima innervosito e poi divertito perché ogni volta che veniva eliminato qualche V.I.P. mi domandavo: “Ma chi sarà questo o questa?”. L’unica che conoscevo era “l’attrice” Valeria Marini, il che mi ricorda un episodio di quando, con il “G.a.d. Calabresi” andammo a recitare in Cecoslovacchia. Lì ci dissero, per farci un complimento, che noi italiani siamo bravi attori perché sappiamo recitare non solo con la voce ma anche con tutto il corpo. Ebbene ciò mi fece giungere alla conclusione che Valeria Marini è… un’attrice italiana! perché lei ha recitato, sempre e solo “con il corpo”. Comunque non contesto il Grande Fratello V.I.P. perché l’emittente che trasmette il programma fa tutto da sola, non mi chiede il canone e, quindi, per me, salva la tasca, può fare ciò che vuole. Un’altra situazione nella quale sono convinto che “ci prendono per il sedere” è quando in tv e sui giornali i vari responsabili parlano della scuola. Le scuole italiane, per la maggior parte, sono pericolose e gli alunni rischiano molto e ciò è accertato da indiscutibili perizie tecniche. I professori non sono tutti di ruolo e ogni anno c’è il solito carosello che interrompe la continuità didattica  assolutamente necessaria per un buon insegnamento. I fondi non sono sufficienti e in molte scuole gli alunni devono portare i fogli per le fotocopie, dei quali si potrebbe fare a meno, e la carta igienica che, però, è assolutamente necessaria. Gli insegnanti di sostegno sono sempre troppo pochi e le classi sono, quasi tutte, troppo numerose rendendo l’insegnamento sempre più difficile e meno produttivo. Ai presidi sono state assegnate anche tre o quattro scuole o tre o quattro istituti e, siccome umanamente è impossibile che riescano a farlo decentemente, se fossero capaci di far funzionare tutto sono convinto che avrebbero frequenti dolori alla nuca perché a loro sta spuntando… l’aureola! Detto tutto questo, quando il Presidente del Consiglio o la Ministra della Pubblica Istruzione parlano di “BUONA SCUOLA” viene naturale chiedersi: “Ma… ci prendono per il sedere?”.

01 gennaio 2017

 

 

 

 

 

 

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