I fregnoni

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di Fernando Pallocchini

parlamento

 

‘Sti fregnoni ancora non hanno capito un tubetto. I grandi schieramenti hanno mantenuto solo i voti del loro zoccolo duro, tutti gli altri italiani hanno protestato: chi votando “5 Stelle”, chi con l’astensione, chi con la scheda bianca, molti riempiendo la scheda d’insulti. Per cui il messaggio è stato forte e chiaro: “Datevi ‘na mossa e fatelo onestamente!” Invece gli eletti si sono subito impegnati a fare i soliti giochetti. Interessa loro la gestione del potere in quanto tale con relativa spartizione di poltrone e incarichi, da assegnare perfino ai trombati, in spregio totale del popolo italiano. Amor proprio? Amor patrio? Spirito di servizio? Roba vecchia, terminologie antiche e fuori moda, niente da prendere in considerazione. Invece è sempre più in voga il tuprendiquestoincambioprendoquelloluiloaccontentiamo… Visto il pesantissimo attacco che l’Italia sta subendo dai potentati economici (Bilderberg & Co.), visto come hanno ridotto la Grecia dove la gente muore per strada, visto le prove generali di Cipro per impoverire ulteriormente le nazioni, costoro invece dovrebbero subito varare incentivi veri (non fasulli) per far riprendere il lavoro e le assunzioni perché il mercato interno nazionale, forte di 60milioni di consumatori) sta mangiando se stesso! Poi dovrebbero promulgare una nuova legge elettorale per superare la situazione di stallo attuale. Noi, potendo, andremmo oltre… Come? E’ presto detto. La causa del comportamento “malato” dei nostri politici è che sono trattati troppo bene, così tanto che la poltrona è ormai più conveniente di qualsiasi altro lavoro. Per mantenerla sono diventati disonesti e pronti a corrompere e a essere corrotti, tutto con i nostri soldi che non bastano più per soddisfarli, tanto che le tasse aumentano ogni giorno: una situazione per noi insostenibile, con decine di suicidi al giorno tra coloro che non reggono più la situazione. Soluzione: mandato per soli tre anni e non rieleggibilità. “Hai servito la Patria. Ora basta e grazie tante! Torna al tuo lavoro.”; lo stipendio va calcolato identico a quello che aveva nella sua quotidianità, maggiorato di tutte le spese documentate sostenute per l’espletamento del mandato; la pensione sarà quindi calcolata come se avesse lavorato normalmente. La carica politica non deve più essere considerata un lavoro ma un servizio al prossimo. Adè’ le saccocce piene che ha ruvinàto la politica: o je le sbusci o je ce mitti meno sòrdi!

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