A orecchio suona bene…

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Quando l’ignoranza

sale in cattedra

obliterare

 

 

L’uno: “Arriva il treno, hai blaterato il biglietto?”

L’altro: “Come faccio a fare tutto simultaneamente?

E le valige e il biglietto… dovrei avere il dono dell’obliquità!”

 

L’uno: “Quando muoio mi faccio… cromare!”

L’altro: “Di fronte a queste parole rimango… putrefatto!”

 


L’uno: “Basta! Vi state coagulando contro di me!”


L’altro: “Ma che dici, mi fai star male! Lo sai che io sodomizzo!”

 


L’uno: “Prima di operarmi mi faranno un’autopsia generale”.

L’altro: “Eh, il male… mia nonna ha il morbo di Pakistan…”.
 


 

L’uno: “Il cadavere presenta evidenti segni di decesso”.

L’altro: “A vista pare di sì, anche l’occhio va dalla sua parte…”.

 

L’una: “Da vicino vedo bene, è da lontano che sono lesbica”.


L’altra: “Ho un altro problema e mi sono fatta il leasing al viso”. 


 

L’uno: “Avete i nuovi telefonini GPL?”


L’altro: “No, ancora no e non so a che santo riavvolgermi!”

 

L’uno: “Tu non sei proprio uno sterco di santo…”.

L’altro: “Già, altrimenti non sarei fuggito negli evirati arabi”.

 


L’uno: “A forza di andare di corpo mi sono quasi disintegrato!”

L’atro: “Anch’io ho un virus e adesso sono in stand-bike…”.

 



L’uno: “Vado in farmacia a prendere una pomata per l’Irpef”.

L’altro: “A me serve un’aspirina in supposte effervescenti!”

 



L’uno: “Ieri abbiamo mangiato la trota salmonellata…”.

L’altro: “Speriamo non vi venga la piorrea!”

 


L’uno: “La mia auto ha la marmitta paralitica”.

L’altro: “Ah, sì? La mia ha la doppia ascensione!”

 

L’uno: “Giocando a pallone mi sono sloggiato un ginocchio”.

L’altro: “Béh, è fatta, è inutile piangere sul latte macchiato”.

 

L’uno: “Nell’esame mi hanno trovato la nitroglicerina alta…”.

L’altro: “Urca, vai a bomba! A me hanno trovato il polistirolo…”

 

L’uno: “Verrà in ufficio una stragista per il tirocinio…”.

L’altro: “Che Dio ce la mandi buona…”.


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