Corridonia, nuova chiesa nella zona industriale

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In un momento di crisi non sembrano

denari spesi bene

 corridonia s.francesco e corridoni

E’ di qualche giorno fa la comunicazione tramite stampa da parte del Parroco della Chiesa dei S.S. Pietro, Paolo e Donato di Corridonia, dell’inizio per il prossimo anno dei lavori della nuova chiesa della Sacra Famiglia della zona industriale, con annesso un grande centro polifunzionale. L’importo dei lavori, finanziato in parte con i fondi dell’8×1000 della dichiarazione dei redditi, dovrebbe essere considerevole, 3-4 milioni di euro (nell’articolo non vengono indicati gli importi). La motivazione addotta per questa grande opera, è la scarsa capienza dell’attuale chiesa della Sacra Famiglia, chiesa in cui se non sbaglio, le funzioni religiose vengono officiate esclusivamente nei giorni festivi. Premesso che le motivazioni a favore o contro la mega struttura possono essere varie e valide, mi chiedo se in un momento così grave di crisi, sarebbe stato meglio destinare i fondi che con tanta generosità i fedeli offrono, a esigenze più urgenti. Corridonia ha la sua parrocchia nella storica chiesa dei S.S. Pietro, Paolo e Donato sita nel centro storico: sono presenti altre pregevolissime chiese, una addirittura chiusa per mancanza di fondi per il restauro. I sacerdoti purtroppo scarseggiano e le funzioni religiose sono ridotte al minimo e in poche chiese, e ovviamente di domenica, perché i fedeli che frequentano durante la settimana sono davvero pochissimi. La nuova chiesa prevede 450 posti seduti e, come detto, svariate strutture annesse; se prima vi era una chiesa piccola e affollata, dopo non vorrei assistere allo spettacolo di una chiesa enorme ma semivuota! Non sarebbe stato più semplice ed economico ampliarla con una spesa alquanto modesta?  In una crisi economica così grave, sarebbe stato più saggio destinare i fondi dell’ 8×1000 a iniziative più urgenti, incentivando a esempio il microcredito, le cooperative sociali o gli aiuti diretti alle famiglie in difficoltà. E se ci fossero stati vincoli giuridici per tali destinazioni, perché non indirizzarli alla manutenzione dell’enorme patrimonio della Chiesa oppure a costruzioni più necessarie? Da ultimo, questo enorme nuovo complesso, esautorerà con il tempo la vecchia parrocchia del centro storico? I dubbi mi sembrano più che legittimi.

Modestino Cacciurri

 

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