Macerata, “Note dal fronte”

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Rivivono le memorie di Carlo Balelli

note dal fronte copertina catalogo 

Un racconto emozionante, una chiacchierata a due tra un padre che racconta la sua esperienza al fronte come fotografo di guerra e la figlia che ascolta storie inedite. E’ questo il senso di ‘Note dal fronte’ l’incontro che si terrà sabato 30 maggio, dalle 18 nei locali dell’ex Upim, a corollario della mostra ‘Obiettivi sul fronte. Carlo Balelli e le squadre fotografiche militari nella Grande Guerra’, organizzata dal Centro Studi Carlo Balelli nel centenario della Grande Guerra. A dare voce a Carlo Balelli, leggendo parti dei suoi scritti contenuti nel catalogo che può essere acquistato direttamente alla mostra, sarà il giovane attore Marco Bucci, mentre Emanuela Balelli, figlia di Carlo, ‘interpreterà’ se stessa in un crescendo di ricordi ed emozioni. La regia di questo appuntamento, invece, sarà note dal fronte FOTO MOSTRAaffidata a Paolo Nanni. Oltre alle parti vocali, ci saranno anche dei momenti musicali a cura della corale Pietro Giorgi di Montecassiano diretta dal maestro Augusto Cingolani, che eseguiranno brani che hanno fatto da sfondo alla Prima Guerra Mondiale. “La figlia di Carlo, Emanuela, ci porta la sua toccante testimonianza raccontandoci la vita del padre in quegli anni attingendo, per la prima volta, a lettere, documenti, cartoline e scritti del genitore – commenta Nicola Di Monte, uno dei curatori del catalogo e tra i fondatori del Centro Studi Carlo Balelli -. Nel progettare la mostra e questi appuntamenti di approfondimento abbiamo pensato soprattutto ai giovani. Auspichiamo che in essi trovino l’occasione per riscoprire, approfondire, riflettere su un momento così cruciale, profondo spartiacque della storia italiana e mondiale del Novecento”. “Ripercorrendo le memorie che mio padre Carlo mi ha voluto narrare – racconta Emanuela Balelli – vogliamo lasciare una sua testimonianza ancora più viva e profonda che, unita alla fotografie in mostra, riuscirà a far rivivere un momento indimenticabile della storia d’Italia”.

 

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