L’Avis di Macerata compie 65 anni!

Print Friendly, PDF & Email

I festeggiamenti, dal 6 all’11 ottobre,

coinvolgeranno tutta la città

 ireneo-vinciguerra

L’AVIS di Macerata festeggia i suoi primi 65 anni; 65 anni che l’Associazione ha regalato nel tempo a tutta la comunità, radicandosi sempre più a fondo nel tessuto cittadino. “Questa nostra storia – ricorda la Prof.ssa Elisabetta Marcolini, Presidente dell’Associazione Volontari Italiani del Sangue di Macerata – iniziò nel 1950, quando l’avvocato Roberto Benignetti conobbe a Milano l’Associazione nazionale, fondata nel 1927. Fu lui a portare a Macerata quello che di buono aveva visto”. Da quei primissimi 9 donatori, oggi la sezione maceratese è arrivata a contarne ben 1300. “Se siamo qui è perché in tanti stanno donando – continua la Presidente, con un augurio a donare ancora di più –; tanti, ma non troppi”. I festeggiamenti si svolgeranno dal 6 all’11 ottobre e coinvolgeranno tutta la città di Macerata. Il ricco calendario di eventi mostra infatti che lo splendido traguardo tagliato dall’Associazione “Non rappresenta una chiusura autoreferenziale – come ha dichiarato il Sindaco Romano Carancini durante la conferenza stampa di presentazione – ma mantiene immutata la stessa vocazione di apertura che l’esperienza dell’AVIS porta originariamente con sé. L’Avis ha rappresentato e rappresenta per Macerata un fattore di comunità, un fattore decisivo a tutto campo, sempre a fianco delle istituzioni”.

 

Si darà il via alle celebrazioni martedì 6 ottobre alle ore 18.00 all’Hotel Claudiani con la presentazione del libro 65 anni di VITA. Memorie e valori dell’AVIS Comunale di Macerata; parteciperanno gli Autori, Prof. Stefano D’Amico e Dott. Albino Gobbi, insieme con il Rettore Luigi Lacchè, all’Assessore Regionale Angelo Sciapichetti e alle Autorità cittadine. Il volume è nato dalla volontà di approfondire la ricostruzione storica e urbanistica di Macerata attraverso il contributo offerto alla città dall’AVIS e dai suoi volontari.

 

Giovedì 8 ottobre, alle 17.30, in occasione dell’anniversario della fondazione di AVIS Macerata, verrà inaugurata la targa che intitola la nuova strada di congiungimento fra via dei Velini e via G. Valenti a Ireneo Vinciguerra: “È il riconoscimento pubblico di un grande sindaco – ha commentato il primo cittadino Carancini – che, contribuendo attivamente alla nascita e alla crescita dell’AVIS, ha svolto un ruolo fondamentale nel sociale e ha lasciato una profonda impronta nell’identità maceratese”. Non sembra casuale, dopo aver intitolato cinque anni fa all’ex-sindaco la sede dell’AVIS, intitolargli oggi una via di collegamento tra due grandi arterie della viabilità cittadina, quasi a simboleggiare il ruolo di generosa disponibilità che Vinciguerra ha testimoniato con il suo operato. A seguire, alle ore 18.00, la S. Messa in suffragio di tutti i donatori defunti presso l’adiacente Centro Ricreativo.

 

Venerdì 9 ottobre sarà la volta della comicità, travolgente e profonda a un tempo, di Paolo Cevoli, che regalerà a tutti un bel momento di allegria. Dopo il successo a teatro de La penultima cena e il recente approdo sul grande schermo con Soldato semplice, il comico romagnolo presenterà in prima assoluta per le Marche la sua ultima commedia dal titolo Perché non parli, che racconta la storia di Cencio Donati, garzone distratto e pasticcione di Michelangelo Buonarroti, alla ricerca del proprio valore e della propria identità. Il grande evento si svolgerà al Palazzetto di Fontescodella alle ore 21.30, anche grazie alla generosa collaborazione dell’amministrazione comunale, in primis dell’Assessore allo Sport Alferio Canesin. “È stato un piacere – ha dichiarato l’Assessore – mettere a disposizione il Palazzetto per lo spettacolo: un’occasione in più per dire al mondo dello sport che l’AVIS ha bisogno di persone sane e forti, per poter camminare tutti insieme”. L’ingresso sarà gratuito per i donatori e per gli studenti dell’Università di Macerata presso l’Infopoint, mentre i giovani fino a 25 anni potranno acquistare il biglietto al prezzo simbolico di 1€ presso la sede dell’AVIS. Per tutti gli altri il prezzo d’ingresso sarà di 10 €, prenotando i biglietti su www.ciaotickets.com o presso i punti vendita convenzionati (Primavisione di via Roma, e i Sali e Tabacchi di piazza Libertà e di via Garibaldi).

 

La giornata di domenica 11 ottobre, a conclusione dei festeggiamenti, rappresenterà anche un importante momento di raccoglimento intorno all’origine e alla storia dell’AVIS. Il Vescovo della Diocesi di Macerata Nazzareno Marconi celebrerà la S. Messa presso la Cattedrale di S. Giuliano alle ore 9.45, insieme a tutti i sacerdoti e ai diaconi donatori. “Quest’anno – hanno annunciato con grande orgoglio la Presidente Elisabetta Marcolini e il Vice-Presidente Gianni Ornelli – saremo seguiti in diretta televisiva da Rete 4. È la prima volta che l’AVIS va in diretta tv con una messa, questo arricchisce l’evento con la veicolazione di un grande messaggio a livello nazionale”. La mattinata continuerà con il coinvolgimento dell’Atletica AVIS che, partendo da Piazza della Libertà, raggiungerà i monumenti ai Caduti e al Donatore di sangue per deporvi le corone di alloro. Seguirà alle 11.30, presso l’Auditorium San Paolo, la cerimonia di premiazione dei donatori più meritevoli con i distintivi in oro e rubino e in oro e smeraldo. Quattro donatori speciali, in particolare, riceveranno il distintivo con un piccolo diamante, come riconoscimento per le oltre 120 donazioni che hanno elargito con fedeltà nel corso di questi anni.

Assolutamente non casuale è la scelta della data: l’11 ottobre ricorre infatti il primo anniversario della proclamazione di S. Giovanni XXIII, il Papa autore della famosa Preghiera del donatore, che costantemente accompagna la liturgia e l’operato dei volontari avisini. Saranno presenti per l’occasione delegazioni da fuori regione e una, in particolare, da Bergamo, città natale del Papa Buono. “Sarà – ha concluso Elisabetta Marcolini – una splendida occasione di ringraziamento e di riscoperta del motivo per cui vivere: dare qualcosa di sé per il bene di qualcun altro; e il sangue è la cosa più preziosa che abbiamo”.

 

 

A 8 persone piace questo articolo.

Commenti

commenti