Una casa per l’extracomunitario

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La soluzione ci sarebbe… di Giorgio Rapanelli

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Ultimamente sui quotidiani tiene banco la notizia che gli ultimi arrivati tra gli immigrati bivaccano all’aperto in attesa di un tetto, ormai introvabile.La gente è indifferente, quando non ha paura; oppure diventa razzista quando perde il lavoro per un extracomunitario che accetta una paga inferiore. Le persone sono fondamentalmente buone, ma diventano nervose di fronte a quella che è diventata una vera e propria invasione di altre civiltà, in nome di un multiculturalismo teorico e di una fratellanza comprensibile ai livelli di santità. La soluzione per questi ultimi immigrati ci sarebbe… cioè l’ospitalità (ndr: accoglienza è il termine di moda) presso le abitazioni degli esponenti del PD e di Sel, favorevoli all’invasione, nonché presso la casa del clero di Piazza Strambi, ormai vuota di sacerdoti. Ossia, presso chi politicamente li ha invitati a invadere la nostra patria. .

 

Foto Pierpaolo Calavita

 

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