Le notizie e le buone storie

Print Friendly, PDF & Email

di Eno Santecchia

 pag 6 le notizie e le buone storie

La televisione, i quotidiani, e qualche periodico ci propinano una massiccia dose giornaliera di pessime notizie, troppo spesso per fare scoop. Le catastrofi e i drammi, mostrati con dovizia di raccapriccianti particolari, sono declamati per ottenere più audience. Escludendo interessi diretti di lavoro o personali, sapere degli eventi tragici durante l’accadimento (o pochi minuti dopo) credo sia un beneficio più apparente che reale, nella maggior parte dei casi il bombardamento di catastrofi e disastri non ci aiuta a vivere meglio. Invece le quotidiane azioni positive fatte da migliaia di cittadini in tutti i campi del lavoro, nel volontariato, nella solidarietà e nella beneficenza sono trascurate volutamente, meglio dire omesse con dolo. I fatti e gli esempi positivi sono necessari alla nostra esistenza come il cibo sano, l’acqua pulita, l’aria non inquinata e l’affetto. Ciò determina uno spirito emulativo assai fiacco verso il bene, il senso civico, i civili e reciproci conoscenza, rispetto e convivenza di cui hanno bisogno tutte le società. Le notizie nichiliste grondano sangue, sono piene di sofferenza e dolore, attaccano duramente il nostro quieto vivere e il nostro equilibrio, mettendo a dura prova la tolleranza. A causa delle cattive notizie, si diffonde sempre più la convinzione che tutto va male, che la Terra sta andando verso la distruzione finale e irreversibile. Ciò convince moltissime persone che oramai è troppo tardi per agire e cercare di salvarla. Purtroppo sia nella stampa che in TV, le buone notizie non trovano lo spazio che compete loro. Per non restare annientati dalle tragedie – che sono sempre accadute nel mondo – o macerati nell’aceto della cronaca nera, ogni essere umano ha diritto a buone storie. Quando i media non ci garantiscono il nostro fabbisogno minimo giornaliero di buone storie, non rimane che ricorrere a un rimedio, un integratore: i libri e le buone letture. Non è nascondere la testa sotto la sabbia, ma è avere il diritto di non subire i continui bombardamenti di stragi, immani catastrofi, attentati di ogni tipo ed efferati omicidi; chi li gradisce li può sempre cercare. Quando capita un familiare cui ciò piace è difficile snobbare la TV, che limita pesantemente la quiete, gettando scure ombre di sconcerto. Per avere dialogo in famiglia durante i pasti, molti sono riusciti a non vedere più i telegiornali. Le buone storie e le notizie positive hanno la virtù di riempirci l’animo di gioia, di fiducia e di voglia di vivere.

A 3 persone piace questo articolo.

Commenti

commenti