“Bambini in scatola”, seminario al “Polo Bertelli”

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“Bambini in scatola” quelli di oggi, più abituati a stare “chiusi” in casa, spesso davanti alla tv, smartphone e tablet, che a giocare liberamente all’aperto, a contatto con la natura. Ciò spesso li rende poco autonomi, meno attenti e forse meno felici.

E’ l’analisi della pedagogista Maria Paola Tonelli da cui è partito il seminario formativo “Le scatole azzurre”, tenuto nei giorni scorsi dalla stessa Tonelli al Polo didattico “Luigi Bertelli” del Dipartimento di Scienze della Formazione dell’UNIMC e promosso dal Comune di Macerata nell’ambito del Protocollo d’intesa per un sistema integrato di servizi per i bambini da 0-6.

Vi hanno partecipato educatrici di nido e insegnanti della scuola dell’infanzia, pubblica e privata che hanno riflettuto sull’importanza di offrire ai bambini occasioni di “gioco buono e di qualità”. Le poche occasioni di vita all’aria aperta e di relazioni dei bambini di oggi rendono, infatti, necessaria la possibilità di offrire all’interno delle classi/sezioni di nido e scuola dell’infanzia possibilità di “gioco a contatto con la natura” finalizzate a colmare tale carenza e a riequilibrare il “gap” tra tecnologia e natura, favorendo in questo modo lo sviluppo dell’autonomia e dell’attenzione e promuovendo il benessere dei bambini.

“Il contatto diretto con gli elementi naturali è importante per riprendere il contatto con le nostre emozioni” afferma la Tonelli, riportando le parole di D. Kalff, psicanalista junghiana dalla quale ha tratto ispirazione per il suo lavoro sulle Scatole Azzurre. Davvero un’interessante idea di lavoro per riportare al centro dell’attenzione di insegnanti ed educatori l’importanza del benessere al nido e a scuola.

 

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