“Emma, vai da mamma!” essa rispose: “Bau!”

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Porto Recanati, spiaggia libera, con ombrellone e sdraietta mezza rotta, asciugamano, banane per merenda e acqua del rubinetto per la sete. Amo abbastanza il mare o almeno l’idea che l’aria di mare e il sole facciano bene alla salute. Un leggero colorito da anche un’aria più sana e ciò non guasta. 

Quindi, ora che sono in vacanza a Treia almeno un paio di volte mi fa piacere andare in spiaggia, quella più vicina di Porto Recanati, sto quasi sempre sotto l’ombrellone, ma ogni tanto mi avventuro sul bagnasciuga, calpestando i sassolini che fanno alquanto male e metto i piedi a bagno. 

Veramente di solito faccio anche qualche nuotata, ma da più voci abbiamo sentito che l’acqua quest’anno in questa zona è particolarmente inquinata (e la spiaggia dove andiamo è subito sotto alla foce del Potenza) e abbondanti sono i Colibatteri. Saranno i soliti depuratori che non funzionano a dovere. Soprattutto dopo che è piovuto, scarichi mefitici non adeguatamente trattati si riversano in mare. Mi piacerebbe essere smentita, ma i continui “togli e metti” dei divieti di balneazione mi lasciano perplessa.

Comunque, credevo che essendo ferragosto, sulla spiaggia ci sarebbe stato il pienone e invece niente di più del solito e anche pochissimi venditori ambulanti…. ma… quello che non mancava erano i cani! Non li ho contati ma almeno una ventina ne ho visti passare. Grandi (labrador) e piccoli, a pelo raso e pelosi (un pechinese), abbaianti e silenziosi, amanti dell’acqua e idrofobi, allegrotti o mogi mogi. I proprietari erano o giovani coppie, o persone più attempate, anche sole, che portavano a spasso il loro cagnetto.

Due considerazioni un po’ amare: non ho visto, né coi cani, né senza cani, dei bambini. Di solito una volta si prendeva il cane per far compagnia al bambino, ora mi pare che spesso, il cane sia un sostituto del bambino. C’era una coppia che giocava con due labrador, uno giovane, uno più anziano, instancabili… Solo una volta lui ha detto a uno dei due cani: “Dai, Emma, vai da mamma!” 

L’altro pensiero che ho fatto è che le spiagge libere, almeno quella dove stavamo, sono ormai prevalentemente “spiaggia di cani”. Sono convinta che i bambini esistano ancora, ma chi li porta al mare probabilmente, per un fatto di igiene, non vuole portarli in una spiaggia tanto frequentata da questi animali, belli, ma che sicuramente vi depositano i loro “ricordini”.

Ormai non esiste famiglia che non abbia o non abbia avuto cani, o non sia in tentazione di prenderne uno. D’altronde anch’io ho una cagnetta, ma non la porto in spiaggia…

Caterina Regazzi 

16 agosto 2016

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