Vietato il trasporto del letame in città in tempo di… ferie

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Perché per vinificare, dopo la raccolta l’uva veniva trasportata in città? Non pensate male, a diatribe tra signori e contadini. No, il motivo era di ordine… qualitativo e si può arguire scorrendo gli Statuti maceratesi del ‘500. Questi, che si rifacevano a quelli del ‘200, proibivano il trasporto del letame in città nel periodo del mosto affinché il profumo di questo non si inquinasse con il puzzo del letame. Ergo, non si poteva vinificare in campagna, ricca di stabbio, altrimenti ne avrebbe sofferto l’aroma del vino. Il Consiglio Generale della città stabiliva i giorni per la raccolta in base alla stagione e alla maturazione dell’uva. Questi giorni erano chiamati “ferie vindemiarum” che nulla avevano a che fare con le nostre “ferie” ma erano giorni “feriali” di duro lavoro.

23 ottobre 2016

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