Argomenti casalinghi

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Si tratta di due argomenti casalinghi, che ho avvertito attraverso La rucola, di un certo interesse.

I pomodori

I pomodori sono prodotti sempre presenti, si può dire, in ogni pietanza. C’è chi coltiva un piccolo orto, chi per passione utilizza contenitori più o meno sufficienti, addirittura vasi… per tutti, pensando di far cosa gradita, consiglio la scelta più adatta della varietà. Si tratta di un seme (indigeno) che riproduce sempre lo stesso prodotto. Ha le seguenti caratteristiche: non si scacchia, non si incanna, è rifiorente, non è ingombrante, sviluppa circa 70 cm. di altezza, produce un pomodoro delle dimensioni di un uovo, di pasta consistente. Matura in agosto. Ottimo per insalate, arrosto. Eccellente per la passata da usare in inverno. Le piantine, debbono essere poste a dimora, entro la prima decade di maggio, perché teme molto il freddo tardivo, è amante del sole. Si chiama Rio Grande. Si può trovare presso qualche buon vivaista. Per chi ha un po’ di terreno, ricordo che vuole un buon letto di coltura, dove almeno da due anni non sono stati prodotti pomodori, melanzane, peperoni e altre piante della stessa famiglia. Ai margini di questi appezzamenti seminare agli e cipolle, che fungono da deterrente per le lumache e per tutti i gasteropodi. Come concime, ponete in un buon contenitore di plastica, ortica con acqua a macerare piccole quantità, farà da concime e anche da insetticida. Chi invece può produrre una certa quantità di questa varietà di pomodoro, in agosto ne raccolga una buona quantità, ponga in uso allo scopo la macchina elettrica che serve per la “pista” del maiale, e si metta a macinare con disinvoltura i pomodori ben lavati e asciutti. Ottenuto il pomodoro passato, imbottigliare, e chiudere con un tappo metallico a corona. Stratificare le bottiglie, con teli di juta nel contenitore metallico scelto: riempire con acqua e fare fuoco, sì da portare in ebollizione. Questa pastorizzazione garantisce una perfetta conservazione. Assicuro che la passata così ottenuta, conserva il profumo e la bontà del prodotto.

 

Le uova del nostro pollaio

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Si dice che in inverno, per il freddo, le galline non depongono le uova. Non è vero. Non depongono perché il ciclo riproduttivo è fuori del tempo. Osservate la chioccia, si predispone in aprile-maggio, perché appena saranno nati i pulcini, avrà a disposizione calore, verdura tenera, larve, semi nascenti, quello che la provvida natura ripropone. Allora si dirà, in inverno rimaniamo senza uova. Il pulcino sessato femmina, che nasce in aprile, provvederà alla sua prima deposizione dopo otto mesi. Quindi dicembre, gennaio, come prima deposizione. Nella cova vedremo uova piccole complete, sufficienti ai nostri bisogni. Ancora una volta permettetemi di ripetere che la natura è provvida, generosa, quasi miracolosa. Oggi, più volte, si parla molto delle carni bianche, rosse, sotto il profilo nutrizionale, e uso e consumo. Ebbene, così come mi sono espresso per le uova, permettetemi di dire che a tempo dovuto approvvigionarsi di pulcini maschi, costituisce una ottima riserva per la casa. Basterà preparare a essi un buon prato rigoglioso ove potranno pascolare per almeno 10 mesi prima della fine dell’anno. Vi assicuro che saranno pronti a soddisfare i nostri appetiti. Ricordo il compito che mi affidava mia madre: fare il fuochista nelle serate d’inverno, dove in cucina si riuniva la famiglia allargata. Dovevo predisporre un buon focolare, e aiutarla a preparare un galletto o due allo spiedo. Una foglia di lauro, un pezzettino di pancetta, carne di un galletto e ancora una foglia di lauro, e così via. Il fuoco con quei tizzoni rappresentava la testimonianza autentica e iniziava il balletto dei profumi, dei sapori, che di tanto in tanto il crepitio della legna sottolineava col suo calore, mentre dalle finestre si vedevano scendere i fiocchi di neve. Suggestiva, incantevole natura.

09 dicembre 2016

 

 

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