Siamo molto arrabbiati e indignati…

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Sono passati cinque mesi dal terremoto del 24 agosto e tre mesi dalle forti scosse di fine ottobre, eventi drammatici che hanno portato morte,distruzione e tanta paura tra Marche, Lazio, Umbria ed Abruzzo.

Purtroppo dobbiamo constatare che ad oggi quasi nulla è stato fatto per far ripartire queste zone martoriate dal sisma, a parte il lavoro nella piena emergenza dei VV.FF., dell’Esercito, delle Forze dell’Ordine, della Protezione Civile e dei Volontari tutti che non smetteremo mai di ringraziare con il cuore.Ringraziamento che estendiamo anche alla maggior parte dei Sindaci e degli Amministratori locali molto attivi nei propri territori.

In risposta all’appello delle massime cariche dello Stato (Presidente della Repubblica e Presidente del Consiglio) noi diciamo che in questo momento non è semplice evitare le polemiche.

Al contrario siamo molto arrabbiati e ci sentiamo indignati per quanto non si è fatto fino ad oggi, nonostante le promesse dei politici di turno che in passerella in questi territori hanno continuato a rassicurare i Cittadini, salvo poi disattendere puntualmente le aspettative.

Sono state consegnate solo alcune decine di casette in legno (tra l’altro assegnate con una sorta di lotteria) e ne servono diverse migliaia, allevatori che ancora non hanno ricevuto strutture adeguate dove rimettere il proprio bestiame, imprese che si trovano in estrema difficoltà con capannoni distrutti o parzialmente inagibili, albergatori che hanno ospitato gli sfollati che ancora non hanno ricevuto un centesimo di rimborso, esercizi commerciali abbandonati a se stessi, mancata corrispondenza dei fondi relativi all’autonoma sistemazione alle famiglie trasferite in affitto presso altri immobili e studi tecnici locali messi nell’impossibilità di lavorare con tanti clienti di fiducia.

Come se tutto ciò non bastasse va registrata anche l’incapacità di fronteggiare nei giorni scorsi l’emergenza neve, con conseguenti ulteriori disagi per una Popolazione allo stremo delle forze.

Inoltre l’intera normativa per la ricostruzione post-sisma è alquanto farraginosa, ad oggi ci sono 14 Ordinanze del Commissario Straordinario per la Ricostruzione (a cosa serve poi questa figura?) in alcuni tratti prive di fondamento logico ed indicazioni tecniche sommarie che spesso si  contraddicono tra loro.

La rapidità in caso di calamità ed urgenza è fondamentale, ma per non impantanarsi in inutili carteggi burocratici è fondamentale avere la possibilità di snellire e comprendere la Norma, evitando confusione e lungaggini deleterie.

AZIONE IN MOVIMENTO invita le Istituzioni tutte a cambiare marcia e a sollecitare il Governo affinché predisponga in modo celere i fondi necessari per fronteggiare emergenza e ricostruzione.

Ricordiamo che per salvare le Banche “amiche” sono bastate poche ore per stanziare miliardi di euro. Una vergogna.

Simone Livi – Segretario PoliticoAzione in Movimento

28 gennaio 2017

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