Cartongesso contro il sisma

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Auguriamoci che il terremoto si stia placando. In fase di esaurimento è necessario e doveroso improntare un piano di intervento, atto a ricostruire e risanare presto e bene i danni causati dal sisma. L’evento ha confermato una volta di più la pericolosità sismica del nostro paese, pertanto va adeguata la normativa vigente alla nuova realtà, ricostruendo o disarmando gli edifici in base alle nuove esperienze di rischio. Vorrei suggerire alcuni consigli in proposito, basati sulla mia passata esperienza, non riguardo alla parte strutturale degli edifici, di competenza degli ingegneri, bensì a quella parte dei fabbricati che il sisma ha danneggiato in modo meno devastante, ma comunque esteso. Mi riferisco ai muri divisori interni e a quelli di contro tamponamento perimetrale: danni meno gravi ma pur sempre da ripristinare. Queste lesioni, anche importanti, sono state causate dal rollio e dall’oscillazione delle strutture portanti degli edifici, che hanno compresso e frantumato questi muri inforati, sottili e resistenti, ma estremamente fragili, che in alcuni casi si sono trasformati in arieti lanciati verso i muri esterni di tamponamento, causando danni rilevanti. Ora, nella nuova normativa andranno valutate queste condizioni in modo da limitare i danni di futuri terremoti, ai quali non siamo in grado di sottrarci ma possiamo contenerli utilizzando, con oculatezza e intelligenza, quello che ci viene offerto dall’esperienza e dalla moderna tecnica. Soluzioni che potranno difenderci da una consistente parte dei danni non strutturali, comunque egualmente pericolosi e costosi. Il riferimento riguarda le divisioni interne degli alloggi da eseguire con pareti costruite con il cartongesso, in sostituzione di quelle realizzate con laterizi forati. Sistema in uso da decenni in paesi europei più evoluti del nostro in materia di economia e di sicurezza. 

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Confronto tecnico

Provo a esporre le differenti caratteristiche dei due sistemi, analizzando un alloggio di 100 metri quadrati. I muri divisori dei vani, sommati con quelli di contro tamponamento perimetrale misurano circa mt 90, moltiplicando per 2,70 mt di altezza del vano, sommano mq. 240 circa, ai quali vanno detratti i vani di porta e di finestra, pari a mq. 45 circa per cui restano mq. 195.

Laterizio: i 195 mq vanno moltiplicati per kg 110 = peso laterizio e malta (50 kg mq.+ kg 60) per le due facce di intonaco. Ricapitolando kg 110×195 = kg 21.450 totali. Cartongesso: peso al mq. kg 9 per 2 facce = kg 18, cui vanno aggiunti kg 4 al mq per le strutture in lamierino sulle quali vanno fissati; pertanto si hanno mq. 195×22 =  kg 4.290 totali.

 

Ricapitolando:

Muri divisori in laterizio totale kg. 21.450

Muri divisori in cartongesso totale kg 4.290

Muri divisori differenza totale di peso kg 17.160

 

Conclusione: i vantaggi dell’utilizzo del cartongesso, per la formazione dei muri divisori interni, non si basa solamente sulla differenza enorme di peso, vi sono ulteriori vantaggi che elenco di seguito:

1 – minor peso scaricato su solai;

2 – rapidità nella posa;

3 – ingente economia di spesa;

4 – è termoacustico;

5 – è ignifugo;

6 – ha grande flessibilità e non è danneggiato dal sisma;

7 – costa pochissimo qualsiasi modifica delle divisioni dal momento che si può smontare con l’ausilio di un cacciavite e non si fanno montagne di macerie.

Per quanto elencato si può affermare che l’utilizzo di questo sistema, oltre a economie consistenti e maggior sicurezza, eviterebbe anche l’accumulo di migliaia di tonnellate di rifiuti che sarebbero poi di difficile collocazione.

28 febbraio 2017

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