La Fondazione Carima scende in campo a Camerino

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Fondazione Carima è scesa in campo in aiuto del territorio pur essendo stata coinvolta da due “terremoti”, quello che ha reso inagibile la nuova sede all’Abbazia di Fiastra, e quello altrettanto distruttivo causato dalla crisi di Banca Marche.

La Presidente di Fondazione Carima Rosaria Del Balzo Ruiti: “Sono giunte molte istanze dal territorio, da Enti e dai Sindaci di molti Comuni. Fortunatamente non ci sono state perdite di vite umane, ma la devastazione è ancora incalcolabile, noi stessi in Fondazione abbiamo assistito alla distruzione di molti beni di cui avevamo finanziato restauri e ristrutturazioni, rendendo vani lavoro e investimenti, ecco perché siamo consapevoli dell’importanza dell’aiuto che potremo dare, destinando il nostro sostegno sia alla popolazione che al recupero dei beni. Confidiamo anche nella tenacia dei marchigiani a combattere lo spopolamento dei borghi colpiti. Ricordiamo che nel cratere sono inseriti 46 comuni maceratesi su 57: un vero disastro! e ci vorranno molti anni per superare questo momento. Ad alcuni è sembrato che la Fondazione sia partita in ritardo. Non è così, in quanto siamo stati acuti osservatori della situazione in modo da poter intervenire con estrema attenzione, quella del buon padre di famiglia, che opera là dove è necessario e con la massima oculatezza, senza sprechi. Oggi portiamo a Camerino una prima tranche degli investimenti preventivati, che oltre a quello pratico ha anche un alto valore simbolico: rialzare e rendere di nuovo efficiente il passato, come è l’antico palazzo dell’area botanico-naturalista che affonda le sue radici nella storia, e predisporre il nuovo, le nuove realizzazioni, affinché siano sicure il più possibile. In pratica una visione attenta che guarda al futuro. Pertanto, quello di oggi con l’Unicam è un inizio, il punto di partenza per un percorso di aiuti della Fondazione diretto al territorio devastato. La scelta è caduta su Unicam perché  sta lavorando attivamente alla rinascita di Camerino, non solo con l’attività istituzionale di formazione e ricerca, ma anche come volano per il rilancio del territorio”.

Il rettore di Unicam Flavio Corradini: “La somma donata dalla Fondazione Carima è di euro 160.000, e sarà destinata a due progetti in corso; una parte (100.000 euro) sarà utilizzata per la ristrutturazione di palazzo Castelli, l’edificio in centro storico al limite della Zona Rossa, sede dell’area botanico-naturalistica dell’Ateneo e simbolo del passato, delle nostre radici. La restante somma contribuirà all’allestimento interno di aule e uffici presso il complesso di due nuovi edifici che saranno costruiti, in una zona già individuata, che al momento è oggetto di studi di portanza del terreno, per consentire una progettazione adeguata e sicura”.

L’Assessore ai Servizi sociali del Comune di Camerino, Antonella Valli: “Camerino deve molto alla governance di Unicam; la popolazione è ancora impaurita, provata psicologicamente, specialmente i bambini e le persone più giovani, ma guarda al futuro con la volontà di tornare a far rivivere la città”.

Il messaggio che si vuole trasmettere è di guardare al futuro positivamente, non dimenticando il passato, puntando soprattutto sui giovani, siano essi residenti, siano quelli che a Camerino arrivano da molti luoghi d’Italia e dall’estero per formarsi: solo riuscendo a dare loro la giusta mentalità, uno spirito consapevole sia nelle professioni che andranno a svolgere che nel comportamento quotidiano da tenere e da pretendere dal prossimo, si potrà sperare in un recupero di valori, nello sviluppo socio-economico del territorio. Non si può fare altro che investire nelle nuove generazioni per evitare gli errori del passato e del presente, che l’assenza delle Istituzioni in questo momento testimonia tristemente.

Simonetta Borgiani

Foto La rucola

21 marzo 2017

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