Treia, il Sindaco Capponi fa il punto della situazione

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Il Sindaco di Treia, Franco Capponi, in occasione dell’incontro con i cittadini treiesi per la festa del Patrono, San Patrizio, fa il punto della situazione dopo i catastrofici eventi sismici dei mesi passati e ringrazia quanti, in momenti tanto difficili, non si sono tirati indietro, iniziando da Sua eccellenza, Mons. Nazzareno Marconi, don Gabriele, padre Luciano, per il sostegno morale e materiale offerto.

 

Un po’ di numeri

“Il sisma ha prodotto ferite profonde nei beni materiali – afferma Franco Capponi – ma forse ancora di più nei nostri animi; ha prodotto paura per la nostra incolumità e per le nostre case, frutto di anni di sacrifici, e anche partecipazione alla sofferenza di chi è stato ancora meno fortunato di noi. Sono 1550 gli edifici lesionati a Treia; circa 280 famiglie hanno dovuto lasciare il proprio tetto, una decina le aziende commerciali danneggiate e delocalizzate, centinaia i fabbricati rurali fuori uso, ben 19 Chiese su 23 sono inagibili. Nonostante ciò, non possiamo non sentirci “grati” e “fortunati” rispetto a chi ha perso la vita o i propri cari a causa di questo sisma o a chi ha visto distrutta completamente la propria Città. Con questa consapevolezza, tutti si sono rimboccati le maniche e subito abbiamo dato vita ad una  macchina organizzativa che ha sempre avuto quale obiettivo prioritario quello di fare presto e fare bene, pur nei limiti delle disposizioni che vengono impartite dall’alto. Possiamo condividere con voi una certezza: non siamo stati a guardare, ma abbiamo cercato di cogliere ogni opportunità, mettendo insieme forze e idee, per risolvere al meglio le tante e intricate problematiche che eventi gravissimi come il terremoto portano con sé.

Oggi abbiamo anche il Palazzo comunale, il simbolo e la storia della nostra Città, inagibile, come anche l’Accademia Georgica e altri beni pubblici: fa male vedere tanti ‘giganti’ feriti in maniera così grave. Tuttavia non ci fermiamo e la festa del nostro Patrono, posta proprio all’inizio della Primavera, speriamo segni uno spartiacque, una vera e propria rinascita! Una ripartenza verso un futuro più sicuro, se sapremo ricostruire con maggior responsabilità e un avvenire più sereno se non avremo dimenticato nessuno”.

 

La statua di San Patrizio

“Fra le tante vittime del terremoto – continua il Sindaco – come possiamo vedere, anche la statua lignea di San Patrizio che portava in mano la miniatura della Città di Treia, già collocata in una nicchia all’interno del Santuario del SS. Crocifisso e scaraventata a terra da una delle scosse più violente il 30 ottobre. Ha subìto gravi danni: si è staccata anche la miniatura della città e dovrà essere restaurata da mani sapienti che sapranno restituirle la sua antica bellezza. Per questa ricorrenza è stata collocata ai piedi dell’altare maggiore, a testimoniare il dolore degli eventi sismici, ma anche la speranza della piena rinascita perché le donazioni che abbiamo già ricevuto e quelle che spero riceveremo, presto ce la restituiranno come nuova. L’esperienza del sisma, infatti, ha fatto venire alla luce tanti esempi di solidarietà; testimonianze di una collettività partecipe e generosa”.

 

La solidarietà e i suoi doni

“La teca che racchiude la statua del santo – spiega il primo cittadino – è il frutto della generosità di due artigiani treiesi, Fabrizio Paciaroni, titolare della Vetreria del Potenza, e Francesco Buratti titolare della Falegnameria Fra.Mi. Con nostra grande sorpresa abbiamo avuto vicine anche le due Ambasciate Irlandesi in Italia (San Patrizio è il Patrono d’Irlanda) per sostenere l’intervento di restauro della statua di San Patrizio: Bobby Mc Donagh Ambasciatore d’Irlanda in Italia offrirà al Comune di Treia 400 euro, mentre per l’Ambasciata d’Irlanda presso la Santa Sede, Emma Madigan ha risposto che sosterranno volentieri il restauro della statua. Mi fa piacere sottolineare che per il restauro della statua del Crocifisso degli Zoccolanti e della sala che ora lo ospita, la Venerabile Confraternita della Misericordia di Monte S. Savino, legata a Treia dal Gioco del Pallone a Bracciale, ha donato 3.000 Euro; altri 700 per il restauro della statua e ulteriori 700 per il restauro della Sacrestia di questa Chiesa. Desidero condividere con i treiesi anche i numerosi gesti di generosità provenienti da tante parti d’Italia: le campane (la ‘voce di Dio’, come le hanno chiamate i benefattori) per il SS. Crocifisso provenienti dal comune di Cazzago Brabbia, il sostegno al recupero del Monastero delle Visitandine da parte della multinazionale elettromedicale Boston Scientific e dell’Associazione Internazionale Regina Elena Onlus; la donazione del modulo della mensa per la scuola primaria Arcobaleno di Passo Treia da parte della Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia; la donazione di arredi scolastici da parte della Protezione civile di Ravenna e della Città di Alfonsine in Romagna. E poi donazioni, a volte simboliche, a volte più sostanziose, da parte di privati, anche turisti che si sono innamorati di Treia e hanno voluto dare un segno di solidarietà concreta. Domenica nella festa che accompagna oramai da anni la tre giorni dedicata a San Patrizio, gli amici della Coldiretti di Reggio Emilia oltre a partecipare con i loro prodotti all’iniziativa Gusti d’Autore, doneranno alle famiglie terremotate Parmigiano Reggiano stagionato 40 mesi. Un ringraziamento va, inoltre, alle Comunità e ai Comuni di Colle Val d’Elsa in provincia di Siena, di Montagnana in provincia di Padova, alla Città e alla Protezione Civile di Ravenna, per gli aiuti ricevuti per far ripartire tutte le nostre scuole, dotandole di modernissimi laboratori informatici, librerie, banchi e quanto necessario. La strada da percorrere è ancora molto lunga e non priva di ostacoli, anche burocratici”.

 

Il Grazie! alle Associazioni, alle Aziende e ai Treiesi

Vorrei ringraziare e ricordare inoltre – prosegue Franco Capponi – i volontari della nostra Protezione Civile treiese che hanno dato un grande sostegno nelle lunghe giornate dedicate ai terremotati nei centri di accoglienza e ora a guidare le squadre della Protezione Civile per la conta dei danni; i Proprietari di seconde case Treiesi, che ci hanno permesso di sistemare tutte le 280 famiglie sinora sfollate, senza dover mandare negli alberghi della costa e fuori dai nostri confini i concittadini; le nostre Aziende, in particolare la Lube e la Giessegi di Appignano che hanno aiutato ad arredare alcune case di famiglie non solo sfollate ma anche in difficoltà economica; tutti i dipendenti comunali, che non si sono risparmiati mai in questi 7 mesi di emergenza; i nostri Parroci e la Comunità dei Frati che, seppur nella difficoltà, sono stati sempre presenti e disponibili, mettendo a disposizione tutti i loro spazi per garantire soprattutto le lezioni ai nostri studenti”.

 

A Primavera rinascerà anche l’Arte

“Tutto questo ci fa capire – conclude il Sindaco – come nei momenti di difficoltà si manifestino anche grandi segni di solidarietà inaspettati. Quindi, ora, anche se la statua è menomata, chiediamo con ancora più forza a San Patrizio, che nel lontano ‘500 volle diventare patrono di Treia, dopo tre sorteggi come narra la leggenda, di consentirci di lasciare alle spalle tristezza e preoccupazione e farci riprendere con forza e vigore il nostro cammino. Ora, insieme con altri Comuni abbiamo lanciato lo slogan “A Primavera rinascerà anche l’Arte”, e ci accingiamo a realizzare delle mostre, le riaperture dei Musei agibili, per richiamare ancora Turisti nel nostro Borgo e salutare a breve anche l’inizio della ricostruzione materiale delle nostre case, auspicando la partecipazione di tutti! Treia lo merita e lo meritano i treiesi, come tutto il popolo marchigiano, fiero del suo attaccamento a una terra bellissima e martoriata, ma che è stata capace di dare molto ai suoi figli e a coloro che la amano. Vorrei con queste parole, far riscoprire a tutti soprattutto la necessità di un senso più forte e di appartenenza a questa Comunità; sono in tanti ad aver bisogno e se ci daremo tutti una mano ce la possiamo fare!”

 21 marzo 2017

Foto di Nazareno Crispiani

 

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