Da Confartigianato scuola di formazione per tatuatori e piercer

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Si è svolto presso la sede provinciale di Confartigianato l’Open Day di presentazione della prima scuola di formazione per tatuatori e piercer nel territorio maceratese, gestita da Confartigianato Imprese Macerata attraverso la propria società di formazione Imprendere srl.

 

Corsi di 700 ore e di 90 ore

I corsi, organizzati da Confartigianato, rilasceranno a 18 futuri professionisti del tatuaggio provenienti dalle province di Macerata, Fermo e Ascoli Piceno, un attestato di qualifica professionale di 1° livello abilitante la professione di tatuatore e piercer valida in tutte le regioni italiane. Questo per andare incontro all’esigenza di offrire un’offerta formativa in linea con la recente disciplina emanata dalla Regione Marche, che di recente ha normato il settore attraverso uno specifico regolamento. Dal punto di vista formativo infatti, la normativa prevede un percorso di 700 ore per chi desidera operare professionalmente nel settore e un corso di aggiornamento di 90 ore per chi già operava nel settore in precedenza.

 

Norme igienico-sanitarie da rispettare

Confartigianato si è sin da subito messa a disposizione dei professionisti del settore offrendo tutela nei rapporti con le istituzioni, rappresentanza e servizi specifici, oltre a una consulenza informativa sugli aspetti legali, previdenziali, fiscali, igienico-sanitari e amministrativi. Ciò è particolarmente importante per le caratteristiche dell’attività, che attualmente è sempre più in voga tra i giovanissimi ma non solo, e che presuppone il rispetto di una serie di norme igienico-sanitarie da rispettare scrupolosamente per effettuare lavori nel rispetto della salute del cliente.

Oggi i tatuaggi ed i piercing godono di una diffusione vastissima e in tale crescita esponenziale, catalogarli come moda del momento, non sarebbe che banalizzare e non capire il fenomeno.

 

Si tatuano più uomini che donne

Proprio per comprenderlo più a fondo, Confartigianato ha effettuato un’indagine sugli operatori. Da essa è emerso che il 59,2% dei tatuatori fa oltre 30 tatuaggi il mese, a dimostrazione che “disegnare sulla pelle” è una vera e propria professione. In merito alla clientela, questa è per il 70,52% è composta dalla popolazione maschile, contro il 29,48% delle donne. Dai dati è emerso inoltre che è sbagliato credere che il tatuaggio sia in voga solo tra i giovanissimi, infatti i più tatuati sono coloro che hanno un’età compresa tra i 26 e i 35 anni (52% del totale), seguiti a ruota dalle fasce d’età 18-25 (30%), 36-45 (16%) e over 46 (2%). Tra le parti del corpo le spalle sono la zona preferita da chi si tatua (43,14%) in virtù della loro minor sensibilità al dolore. Seguono schiena (23,33%), braccia (17,57%), gambe (13%) e petto (2,96%). Per quanto riguarda i soggetti, infine, motivi floreali e tribali assorbono quasi la metà delle preferenze (23,60 e 23,40% rispettivamente).

24 ottobre 2017

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