Viale Trieste: stesso posto… due problemi

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Calcinacci e parcheggi “riservati”

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La ex caserma Filippo Corridoni, che oggi ospita numerosi uffici comunali, è stata restaurata da pochi anni ma già dà preoccupanti segni di cedimento. Naturalmente la struttura è solida e gli impiegati nulla rischiano, dentro. Fuori il discorso è un po’ diverso.

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Basta osservare le foto per rendersene conto: molte parti si sono staccate lasciando vedere i reticolati in ferro, sia sotto il cornicione che sulle pareti lisce e sulle modanature orizzontali. Il pericolo di sentirsi cadere qualche pezzo in testa per chi transita lì sotto è evidente… Ora, come sempre, ci poniamo una domanda: “Per sbriciolarsi così e in così poco tempo… che tipo di malta avranno usato: tanta rena e poco cemento? O, come si dice… se tène co’ lo sputo?

 

 

 

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Cortile interno della ex caserma Corridoni: auto parcheggiate un po’ ovunque. Dal lato di via Pannelli il cancello è semichiuso e un cartello dice: “Pedoni per di qua!” e un altro sotto recita: “Il verde è tuo difendilo e rispettalo” con relativi divieti: non cogliere fiori, non gettare cartacce, no cani, no motorini. E sulle auto?viale-trieste-3 Silenzio assoluto. Sul cancello lato viale Don Bosco niente divieti, il cartello è sparito, le auto entrano… privilegiati. Ai cittadini, anche a quelli che vorrebbero parcheggiare non lontanissimo dal posto di lavoro, si dice: “Ah, sfaticati! Che ci vuole a fare quattro passi… volete arrivare con l’auto dentro il bar?” E quelli che lavorano qui? Che sono tutti invalidi? Quattro passi a loro non fanno bene?

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