Quando il Comune sperpera e non fa il “buon padre di famiglia”

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Scrive il M5S Macerata: “I cittadini non possono restare disinformati sulla “questione calcio” a Macerata che nel tempo sta assumendo contorni vergognosi. I campi di Collevario (calcio e calcetto) sono chiusi e viene quindi tolto un servizio per inadempienze gravissime sia della società Maceratese come del Comune, che non si è tutelato a dovere.

Cosa i cittadini sanno? Quasi nulla purtroppo!

La cosa che tutti sanno è ovviamente l’enorme spesa di adeguamento dello stadio che la comunità maceratese ha pagato circa 1milione di euro.

Siccome “lu palló” manda via di testa i nostri amministratori, le garanzie chieste alla società Maceratese sono state blande e quindi facilmente disattendibili.

Raccontiamo la storia economica della gestione dei campi di Collevario e dell’Helvia Recina per dimostrare quanto la politica fatta in un certo modo sia dannosa: la gestione del campo di Collevario non viene pagata dalla società sportiva dal 2013 (€ 6100 l’anno), per la gestione del campo Helvia Recina non è stata pagata una cifra pari ad € 109.800 (centonovemilaottocento). In totale, per la sola gestione dei campi, il Comune di Macerata vanta crediti per circa € 150mila.

Possiamo solo prendercela con la società? Certamente no perché l’amministrazione comunale applicando il comportamento da “buon padre di famiglia” avrebbe dovuto tutelarsi con fidejussioni serie e a riscossione immediata.

Non continuate a credere cari maceratesi che i soldi non ci sono, come vi raccontano da anni.

È verissimo che le amministrazioni comunali hanno subito ingenti tagli ai conferimenti statali, ma è altrettanto vero che hanno sprechi infiniti e la storia calcistica maceratese lo dimostra.

Sabato mattina attenderemo chiunque voglia confrontarsi con noi e portare istanze in comune al banchetto in Corso Cairoli dalle 9:00 alle 12:30”.

M5S Macerata

7 ottobre 2017  

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