Storie da Villa Cozza: mi chiamo Gilda…

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Gli anni felici sono finiti

con la morte di mio marito

 

villa-cozza-percorso-sensorialeMi chiamo Gilda e sono nata in Ancona il 20 settembre 1932, figlia di Volturno e Bruna. Mia madre faceva la sarta, mio padre era operaio specializzato di calzature. Ho una sorella che ha undici anni meno di me, si chiama Gigliola e vive in Svizzera da 48 anni. Ho studiato fino al terzo avviamento professionale ma, dato che non avevo voglia di studiare, mia madre mi ha mandata dalle Pie Venerine dove mi sono ricamata tutto il corredo. Nonostante ciò mia madre ci teneva molto che studiassi, perciò mi ha rimandata a scuola di dattilografia. Dopo due anni in questa scuola ho trovato un impiego presso l’avvocato Enrico Mungardo, dove sono rimasta per 5 anni. A 24 anni, il 22 settembre 1959, ho conosciuto il mio futuro marito lungo il viale della Vittoria in Ancona, presentatomi da alcuni amici in comune. Lui era di Roma, era impiegato all’Inpdap e in quel periodo era in missione ad Ancona. Abbiamo subito simpatizzato e il 25 aprile del 1960 ci siamo sposati, dopo aver conosciuto le rispettive famiglie e aver attenuto la loro approvazione. Da quel giorno ho vissuto una vita serena e felice. Dopo due anni di matrimonio è nato Fabio e l’anno seguente Stefano. Purtroppo dopo 48 anni di serenità, l’1 gennaio del 2000 è venuto a mancare mio marito Ferdinando, da quel momento la mia vita è finita. Per 10 anni sono vissuta con la mia anziana madre e l’ho accudita, finché anche lei mi ha lasciata, nel 2008. Ora sono nella casa di riposo Villa Cozza, una decisione che ho preso di mia volontà e con il consenso di tutti.

 

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