Chi mangerà quella lattuga?

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Ancora sotto tiro la centrale

a biogas di Sarrocciano

insalata

 

Per non essere complici dell’atteggiamento di chi preferisce non vedere o, peggio, considera irrilevanti alcuni accadimenti, proponiamo quest’ennesima segnalazione affinché essa cambi lo stato delle cose, sotto il peso dei tanti esposti e denunce fatte fino ad oggi.

digestatoLe foto inviateci da diversi cittadini sono eloquenti: la pratica di spandimento del digestato, nei pressi della centrale a biogas a Sarrocciano, è al limite della legge! 
Ci domandiamo: “Come fanno costoro a rispettare il limite di concentrazione dei nitrati, specialmente in una zona posta sotto tutela del ‘varco fluviale’, spandendo grossi quantitativi di digestato in una breve porzione di terreno?”

Soprattutto vorremmo sapere chi è che sta effettuando lo spandimento. La VBIO1, come dimostra le foto dell’autocisterna che rientra nell’impianto a biogas oramai dichiarato abusivo dal TAR, o la Campomaggio86, oppure, tutte due insieme?
Da tempo stiamo denunciando il fatto che la forte carica chimica e batterica presente nel digestato prodotto dalle centrali a biogas può inquinare i terreni e le acque. Non possiamo stare a guardare.
Anche perché sarà prossima la raccolta di lattuga, coltivata in maniera estensiva nei campi confinanti all’impianto di Sarrocciano. Quell’ortaggio ha respirato i gas di scarico della centrale a biogas di Sarrocciano, per cui ci chiediamo: “Su quale tavola sarà mangiata quella lattuga?”

Ci rivolgiamo alle istituzioni locali a far chiarezza su tutto ciò, parafrasando una vecchia ma attuale frase “Fino a quando, Catilina, intendi abusare della nostra pazienza?”.

Il comitato

 

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