“…fece risuonare la poesia e parlare la musica…”

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Al Lauro Rossi applauditissimi

Marcello Nardis ed Enrico Maria Polimanti

 

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Appuntamento dedicato al genere del Lied quello organizzato ieri sera al Teatro Lauro Rossi di Macerata nell’ambito della stagione concertistica di Appassionata, in collaborazione con A.L.A.M. (Ass. Laureati Ateneo Maceratese) e Associazione Amici del Liceo Classico Macerata, grazie alla mirabile esecuzione degli artisti Marcello Nardis, tenore, Enrico Maria Polimanti, pianoforte.

I due musicisti, appena saliti sul palco, hanno subito introdotto il pubblico nell’atmosfera che di lì a poco avrebbe pervaso la platea attenta, descrivendo come il ciclo Winterreise (Viaggio d’inverno) di Schubert possa considerarsi il paradigma della scrittura liederistica, con il suo tema del vagabondare scevro però di ogni gioia e inteso come un percorso spirituale, un viaggio dell’anima che inesorabilmente conduce verso la morte.

Che il pianoforte dialoghi con la voce in maniera complementare, tanto da risultare un canto a due voci, è evidente già dal primo lied, Gute Nacht e così di seguito per tutto il vagabondare del protagonista; il pianoforte suggerisce, ancora prima che inizi il canto, ciò che sta per accadere, predisponendo l’animo dell’ascoltatore e facendolo immedesimare nel senso di inevitabilità e tragicità sempre presente, ad eccezione di rari momenti di disillusione come nel celeberrimo Der Lindenbaum (Il tiglio) e nel Frühlingstraum, fallace sogno di primavera bruscamente interrotto dal canto mattutino del gallo.

Il pubblico ha potuto seguire il testo dell’opera mediante una traduzione distribuita all’ingresso del teatro.

I due musicisti, a lungo applauditi, hanno eseguito il bis “Alla luna” di Schubert, testo di Goethe.

Il programma, che in Italia si rivolge a un pubblico molto competente ma più ristretto, ha catturato i presenti che hanno “assorbito” il tormento del protagonista come fosse il proprio grazie alla perfetta aderenza dell’interpretazione dei musicisti all’opera di Schubert, compositore che “…fece risuonare la poesia e parlare la musica…”, come si legge nell’epitaffio scritto da Franz Grillparzer e perfettamente rappresentato, ieri sera, dalla totale sintonia dei due artisti.

 

 

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