Viva il Re, viva l’orologio!

Print Friendly, PDF & Email

Un impegno a porre

dignitosamente la lapide

la lapide
la lapide

 

 

Saluto al Re e benvenuto all’orologio! Viva V.E.R.D.I., così gridavano gli Italiani durante il Risorgimento, volendo in realtà dire “Viva Vittorio Emanuele Re d’Italia”, perfino lanciando volantini con questa scritta nei teatri dove andavano in scena le opere del “Cigno di Busseto”. 

Altri tempi?! Voglio pensare di no visto che solo 3 anni or sono abbiamo tutti celebrato, con un rinnovato sentimento di orgoglio per la nostra Storia, il 150° anniversario della Unità nazionale. 

Neppure in seguito all’avvento della Repubblica, la lapide di Vittorio Emanuele II venne tolta dalla torre di piazza e ciò non solo per rispetto verso quella metà degli Italiani (10 milioni e 700 mila) che avevano votato per la Monarchia, ma soprattutto per voler rimarcare la perdurante attualità degli ideali del Risorgimento. Da innamorato dell’Italia e di Macerata, mi impegnerò, con il mio gruppo consiliare Macerata è nel cuore, affinché la lapide sia posta in una sede dignitosa e adeguata ai valori che simboleggia. Esprimo inoltre l’auspicio che il novello orologio artistico possa attirare in misura sempre maggiore turisti e cittadini, contribuendo così alla rinascita del nostro centro storico.

Fabrizio Nascimbeni

 

Ndr: uno studio dell’Ufficio Tecnico comunale, ci sembra opera dell’arch. De Mattia, aveva prospettato la possibilità di posizionare la lapide in piazza Vittorio Veneto, sulla facciata del palazzo che ospita la biblioteca comunale. Una soluzione fattibile e apprezzabilissima.

 

A 2 persone piace questo articolo.

Commenti

commenti