di Fabrizio Giorgi
Approfittando di tutti questi ponti fra fine aprile e inizio maggio, con la famiglia ci siamo concessi giri turistici fra le nostre dolci colline. Ecco così che, notando un campo sciorinare i colori autunnali, con variazioni dal giallo all’arancio, al rosso, ho lodato la bellezza offertaci dalla natura. A noi non resta che trovare il tempo e la voglia di godere ancora per simili spettacoli! Purtroppo, nell’ingenuità non mi sono chiesto come mai quei colori presenti di solito fra ottobre e dicembre erano a vista in questa tarda primavera, forse pensando inconsciamente alle stranezze del tempo e alle stagioni che stanno cambiando! Passato qualche giorno e trovandomi ad acquistare delle verdure dall’amico Luigino Cuccagna in quel di Rambona mi sono ricordato del paesaggio che tanto avevo esaltato e così ho chiesto come mai quei colori prettamente autunnali erano ancora presenti. Lapidaria è arrivata la risposta: altro che spettacolo della natura quei maledetti colori erano il frutto di un bel po’ di diserbanti sparsi sul campo! La delusione è stata cocente! Inoltre sono montate rabbia e indignazione pensando alle diverse occasioni in cui questi prodotti vengono usati (cigli della strada, rotatorie, mura cittadine, bordi dei campi sportivi, scalette) perché, ripensandoci bene, altre volte lo spettacolo mi era balzato agli occhi. Un po’ di lavoro manuale servirebbe a dare più occupazione e soprattutto più salute! e sarebbe bene ricordarlo anche agli Amministratori Comunali di tutta la nostra provincia che spesso non si accorgono di come gli operai estirpano le varie “erbacce”! Forse è arrivato il momento di farci sentire e rispettare un po’ di più! Mano alle falci, alle falcette, alle zappe perché il sudore ci fa ricordare cosa significhi lavorare lasciando pulite l’aria, l’acqua e la terra!
La causa? Il Glyphosate!
Gli effetti che si notano su tutte le verdure che vengono trattate con il Glyphosate (prima conosciuto come Rondaup; logicamente prodotto e distribuito dalla Monsanto!) sono dovuti al diretto intervento sulla Clorofilla, tutto quello che è verde, nella sostanza, viene eliminato! Noi prima lo respiriamo quando viene spruzzato (a esempio sulle scalette che collegano largo Affede e via Crescimbeni si notano varie erbe, fra un mese o due quando verranno trattate esse improvvisamente diverranno marroni e si seccheranno; altro bell’esempio è allo stadio Helvia Recina dove bambini, ragazzi e adulti fanno sport all’aria aperta, basta vedere che addirittura vicino ai cordoli e alla rete di recinzione, in certi punti, il suo uso è stato così massiccio che ora c’è solo dell’arida Terra!) poi le piogge lo portano ai fiumi e sui campi e quindi lo immettiamo nel nostro organismo sia bevendo, sia mangiando le verdure. Tutto ciò per lavorare di meno ed eliminare le piante cosiddette infestanti: questo, sarà vero progresso?
