Le campane tibetane emozionano i maceratesi

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Anche una giovane non udente ha percepito

le vibrazioni emesse da questi strumenti

 ostello-per-saharawi

Una sala gremita per il concerto di campane tibetane “Il suono della pace: dal Tibet al Sahara”, che si è svolto all’Ostello Asilo Ricci, e oltre 1000 euro raccolti per i campi profughi Saharawi. È il bilancio della serata organizzata da Meridiana cooperativa sociale insieme con l’associazione Rio de oro e con il Comune di Macerata che hanno voluto regalare alla città una esperienza unica e straordinaria: vivere l’intensità della musica del gong e delle campane tradizionali del Tibet in una nuova, profonda dimensione ddi ascolto. A salire sul palco per guidare il numeroso pubblico tra le vibrazioni del “suono della pace”, due artisti eccezionali: Peter Treichler (concertista e insegnante di flauto traverso, co-direttore della Scuola Popolare di Musica di Locarno e responsabile per la sezione locarnese e di Valli del Conservatorio della Svizzera Italiana) e Cristina Aanadi Pacciarini (maestra d’arte e artista, ha sviluppato la tecnica della carta-pietra).

la-non-udente-e-il-gongIl concerto è stato particolarmente speciale anche per la presenza tra il pubblico di Laura, una ragazza non udente. Le emozioni diffuse dal gong e dalle campane tibetane sono state sentite anche dalla donna che, a causa di una malattia, non sente rumori e suoni da più di 3 anni. La giovane è stata la prima ad entrare nella sala dell’Ostello Ricci per toccare il gong e provare le sue vibrazioni. La ragazza ha “ascoltato” emozionata l’intero concerto a piedi nudi e con una bottiglia di acqua in mano per sentire il più possibile le vibrazioni rilasciate dagli strumenti musicali.

Presenti alla serata anche il vicesindaco, Federica Curzi, il presidente della Meridiana, Giuseppe Spernanzoni e la direttrice della cooperativa, Barbara Vittori che ha ricordato due importanti ricorrenze: la caduta, 25 anni fa, del muro di Berlino e il lancio della campagna internazionale del Fronte Polisario, avvenuto il 9 novembre del 2014. L’obiettivo del Fronte Polisario, rappresentante del governo saharawi in Italia, è di “abbattere insieme il muro in Sahara Occidentale” che ancora mantiene in esilio il popolo Saharawi, confinato dietro ad un muro di sabbia in Algeria. Il concerto voluto da Meridiana, infatti, si colloca proprio tra le iniziative di lancio di questo importante campagna. Infine, presente anche un testimonial speciale: il piccolo Mohamed, bambino saharawi oggi affidato alla famiglia di una dipendente del Comune di Macerata.

Alexandra Florescu

 

Nelle foto: alcuni momenti prima dell’inizio del concerto e la giovane ragazza insieme con Peter Treichler mentre tocca il gong. 

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