L’ospedale di Macerata? Una reggia!

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Se confrontato con altre realtà

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A causa di malattie tropicali, ferite di guerra, incidenti d’auto, colpi di karate e infortuni durante le riprese di un film d’azione senza controfigura, il mio fisico si è ridotto piuttosto male. Sono stato in cura nel reparto di Neurologia dell’ospedale di Macerata per diverso tempo e devo ringraziare i dottori De Dominicis, Pucci, le dottoresse Mavacci, Ceschini e tutto il personale, in particolare Fiorella, per l’attenzione prestata al mio caso, avendone benefici innegabili. Una copia dell’ospedale di Macerata, in cui gli italiani e gli extracomunitari vengono curati gratuitamente, è impossibile da trovare in Africa, a Cuba e perfino negli Usa. In Sudafrica, a Cuba e negli Stati Uniti ci sono cliniche private efficientissime per ricchi e gerarchi di regime ma a costi proibitivi per il comune cittadino, che viene ospitato in ospedali al confronto dei quali quello di Macerata è una reggia. Ho ascoltato, durante la mia degenza, critiche sul sistema sanitari e sul vitto da parte di pazienti italiani. Costoro parlano così perché non hanno sperimentato altrove gli ospedali per poveri e indigenti, in cui sei solo un numero, quando riesci a trovare un posto. Figuratevi come è la situazione negli altri stati africani indipendenti… Naturalmente non sto parlando degli ospedali tenuti da religiosi missionari. Quindi, auguriamoci che rimanga la Sanità ospedaliera così come l’abbiamo conosciuta fino a oggi.

Tullio Moneta

 

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