Don A… perché non vai a roppe’ li co… da ‘n’antra parte?

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di Umberto

 ciambelle-di-pasqua

Prima della Pasqua c’era l’usanza di fare le ciambelle, le pizze (con sopra la “fiocca” ottenuta con l’albume d’uovo battuto a neve con sopra gli zuccherini) e le uova sode, mentre nel giorno di Pasqua si faceva la colazione con frittata e mentuccia o con pezzettini di coratella di agnello. Il prete che passava per la benedizione della casa e… della tavola imbandita, era ghiotto di queste leccornie. In quel paesino don A…, che aveva più di 90 anni, soffriva dei malanni tipici dell’età, che per lui erano accentuati dato che soffriva di una bronchite cronica catarrale e di rinite, per cui le sue giornate erano scandite da continui colpi di tosse e da starnuti con… vaporizzazioni a largo raggio. Purtroppo per lui, il giorno di quella Pasqua qualcuno non gli aprì la porta di casa, convinto che il prete gli avrebbe rovinato la festa. Col batocchio don A… bussò ripetutamente: “Toc toc toc!” ma invano, il portone non si apriva. Capì che in quelle case lui non era gradito, che affronto! Che sfacciataggine! Che miscredenza! A lui, che aveva dedicato la sua vita ai parrocchiani! Don A… qualche tempo dopo morì, sia per gli acciacchi che per la rabbia, mai smaltita, per quelle porte chiuse. Il sostituto, don L…, si sistemò nella casa parrocchiale, si mise a dormire nello stesso letto che era stato di don A… La prima notte, poco dopo la mezzanotte, mentre era immerso nel sonno, sentì tre colpi secchi: toc, toc, toc; e, ancora più forti toc, toc, toc! che lo svegliarono di soprassalto. Nel dormiveglia pensò che provenissero dal comodino. In camera però non c’era nessuno. Si alzò per controllare. Forse qualche parrocchiano stava male e aveva bisogno del prete? Aprì il portone ma non c’era anima viva. Spaventato si rimise a letto ma non ci fu verso di riaddormentarsi. Il giorno dopo stessa ora, stessi colpi. Pensò di avere le traveggole. Si vestì alla bell’e meglio, fece il giro della casa e della chiesa, andò nel piano superiore: niente di niente. Un’altra nottata ancora con quelle botte provenienti da chissà dove lo convinse a esclamare: “Don A…, ma perché non vai a roppe’ li co… da ‘n’antra parte?” Don L… pensò che era la vendetta di don A… al quale non erano state aperte le porte di quelle case. Quanto sopra è ancora raccontato dai paesani ai quali don L… confidò quanto accadutogli. Fatto sta che, dopo quella… invocazione, non si sentirono più quei colpi.

 

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