Un libro di Giuseppe Sabbatini
edito da Stampalibri
“Vendicar Don Chisciotte Conquistar Dulcinea”… un titolo, quello del libro di Giuseppe Sabbatini, che ci ha fatto sentire meno soli nella nostra lotta quotidiana contro i mulini a vento. E Don Chisciotte è vendicato, subito, fin dalle primissime pagine… ma andiamo con ordine… brevi storie e poesie accomunate da una metrica incalzante che ben si raccorda con la trentina di immagini, opera di Lorenzo Sabbatini, il figlio, che sottolineano i racconti con energia futurista rivisitata in chiave dechirichiana. Opere tanto aderenti ai contenuti del libro quanto ben fatte e piacevoli da appendere in casa. Giuseppe Sabbatini spazia, con un incedere tutto personale (che a noi piace) nel modus scribendi, liberamente tra le sue esperienze personali, fisiche e mentali, presentando al lettore spezzoni di vita. Racconta storie che spesso sono un ottimo punto di partenza per riflessioni profonde sul senso della vita, sul valore dei comportamenti ma anche sugli effetti positivi di piccoli avvenimenti, come il salutare con un sorriso una persona sconosciuta, atteggiamento oggi desueto. Don Chisciotte subito vendicato fin dalle prime pagine… perché? E sì, ci siamo proprio divertiti a leggere come l’avvocato di provincia, ma non provinciale, sia arrivato in Rai, da Lubrano, e abbiaa scompigliato il filo del programma così accuratamente preparato in modo che fosse a scapito dei partecipanti e a vantaggio del Lubrano e dell’audience. Poche righe per pochi ripidi gradoni, un braccio a sostenere spontaneo una vecchina… quanta consapevolezza in un solo gesto! C’è comprensione dell’altro, visione di un possibile futuro, dannoso, evitato: l’uomo che pensa e agisce in base al suo pensiero. E così via per tutto il libro. Chi lo volesse leggere (e lo consigliamo vivamente) dovrà però spicciarsi ad andare in libreria: ne sono stati stampati solo 100 esemplari in edizione numerata. Insomma, una vera, piacevole chicca.
Fernando Pallocchini
