“Un coup de des..!”

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Gli avvenimenti gradevoli e non che si presentano nel quotidiano della nostra vita ci sorprendono quasi sempre e di conseguenza ci conducono a reazioni e decisioni cui non avremmo pensato prima. Alcune volte pare di sentirsi schiacciati e vinti, e per non soccombere dopo aver lottato per un’intera vita… per percorsi rocamboleschi e nel dubbio amletico che il vissuto-ricordo è: qualcosa che hai o qualcosa che hai perduto? lottiamo per evitare di perderli entrambi! Il poeta S. Mallarmè così si esprime in una sintesi molto cruda: “Un coup de des jamais n’abolira le hasard!” (Un tiro di dadi mai cambierà il fato!) Se dovessimo credere a questa realtà, saremmo degli “zombi”, che trascinano la vita meschinamente, privi di pensiero, mente, speranza, volontà e morale! “Un coup de des” potremmo anche provarlo… ma proprio per dare un impulso vitale alla nostra vita! Mi sovviene, per restare in tema metafisico, un’altra scena molto forte dell’Amleto di Shakespeare, quando l’autore, rivolgendosi al teschio dice: “Una volta anche tu avevi una lingua!”…aggiungerei: non solo, ma anche un cervello! Solo parole crudeli possono dare risposte a un così crudele contenuto tale da scatenare tempestosi pensieri, paragonabili a un procelloso mare che nel suo profondo baratro d’ebano inghiotte, , il tutto. Domande… senza plausibili risposte… che avvolgono l’anima di una dubbiosa perplessità! “… e tutto il resto è silenzio” (W. Shakespeare).

04 agosto 2016 

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