San Severino Marche, chiesa di San Lorenzo in Doliolo

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Elemento caratterizzante dell’abbazia di San Lorenzo in Doliòlo è la torre campanaria del 1300, addossata alla facciata a capanna, con la base realizzata in pietra bianca squadrata con cunei di marmo, il resto in laterizio, coronata da quattro bifore e da archetti trilobati. Il primo documento noto che menziona l’abbazia è del 1119, mentre la specificazione in Doliolo appare solo nel 1171. L’abbaziale fu consacrata nel 1305 e nel 1393 aggregò l’abbazia di Sant’Eustachio in Domora, mentre al XVIII secolo viene riferita la introduzione dei Cistercensi, come pure l’elevazione della chiesa a cattedrale. Nel suggestivo interno a tre navate scandite da possenti colonne, ci sono dipinti del Pomarancio, nel catino absidale. Pregevolmente affrescata è pure la sagrestia e frammenti di scene di vita dei santi ne ricoprono sia le pareti che la volta. La cripta è costituita dalla parte anteriore romanica, identificata, sembra, con i resti del tempio della dea Feronia, ed è articolata in tre campate, coperte a vela da due poderosi arconi a tutto sesto in pietra, di queste campate quella mediana è absidata. La parte posteriore è a 3 navatelle e risale al XIV – XV secolo.  Qui si ammirano frammenti di un notevole ciclo di affreschi di Jacopo e Lorenzo Salimbeni. Nel primo decennio del XV secolo la cripta fu allungata verso est per creare maggiori spazi da riservare al presbiterio soprastante. Esternamente, nella parte inferiore, si nota la muratura originaria.

Fernando Pallocchini

08 novembre 2016

 

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