Confesercenti Macerata a Ceriscioli: statistiche poco aderenti alla realtà

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Il 14 novembre 2017 la Regione Marche ha comunicato l’andamento dei flussi turistici post sisma e il crollo delle presenze nel maceratese. La Confesercenti di Macerata coglie l’occasione per lanciare qualche spunto di riflessione su quanto emerso dai dati regionali e locali, confrontandoli con la realtà di un territorio su cui l’assenza delle istituzioni, nell’ultimo anno, è pesata gravemente. Dopo una indagine territoriale presso i rappresentanti delle categorie appartenenti alla Confesercenti di Macerata, si è potuto rilevare come la mancanza di un piano strategico nazionale e locale, per la ricostruzione e il rilancio dell’economia, abbia radicalmente cambiato le abitudini di vita dei residenti sradicandoli dalla loro quotidiana realtà per proiettarli in un limbo fatto di promesse puntualmente disattese.

 

Calo di consumi del 50%

Il vice presidente Confesercenti Macerata, Marco Massucci, afferma: “L’entroterra maceratese partendo da Tolentino, con circa 4000 cittadini sfollati decine di attività commerciali che sono state costrette a delocalizzarsi sulla costa, passando per Caldarola, San Severino, San Ginesio, Sant’Angelo in Pontano, Pievebovigliana, Camerino, fino ad Ussita, Visso e Castelsantangelo sul Nera, per citarne solo alcuni, ha avuto il maggior numero di danni al patrimonio edilizio, culturale ed economico con un calo dei consumi stimato intorno al 50% rispetto all’anno precedente. Ne consegue che metà della popolazione non porta i propri figli a scuola, non fa attività sportiva e non acquista con conseguenti gravi danni all’economia locale. Senza parlare del comparto turistico, praticamente annullato”.

 

Oltre al danno la beffa

Dai dati raccolti dalla Confesercenti di Macerata il quadro che emerge, contrariamente a quanto annunciato dal presidente Ceriscioli e dall’assessore Pieroni, è quello di una regione e di una provincia, quella di Macerata, dove l’evento calamitoso, insieme con la lentezza burocratica, ha causato una disgregazione sociale di intere comunità dell’entroterra, un crollo economico delle tante attività commerciali presenti sul territorio e un azzeramento turistico a causa delle gravi lesioni al patrimonio monumentale e della delocalizzazione di opere d’arte in mostre extra territoriali che hanno economicamente avvantaggiato un numero esiguo di soggetti escludendo dai benefici economici e sociali la maggior parte della comunità del cratere: insomma oltre al danno anche la beffa!

 

Le iniziative di Confesercenti

Ciò premesso, Marco Massucci sottolinea come, nonostante tutto, la Confesercenti di Macerata sia stata sempre attiva e presente nell’accogliere le richieste dei propri associati, avviando una serie di iniziative che hanno tentato di animare un territorio profondamente ferito dal sisma e dall’inerzia politica. Nell’azione di sensibilizzazione della Confesercenti di Macerata verso alcune delle zone più colpite dal sisma, il vice presidente Confesercenti Macerata vuole ricordare quelle più importanti come il patrocinio dato all’iniziativa della raccolta fondi nazionale per Pievebovigliana, il gemellaggio delle Confesercenti di Macerata e di Ferrara per la donazione di una lavagna interattiva alla scuola elementare di Sant’Angelo in Pontano e il sostegno all’evento estivo del comune di Bolognola. Le iniziative a favore degli esercenti di Macerata hanno visto, invece, l’organizzazione de “la notte delle boutiques e dell’arte” per vivere il centro storico con i suoi esercenti, “le passeggiate dell’opera” affinché i turisti potessero scoprire Macerata veicolandone un’immagine positiva, “Scrivere Festival” a Recanati dove letteratura e territorio diventano insieme strumenti di valorizzazione e promozione, senza dimenticare la grande e qualificata offerta formativa verso tutte le categorie di lavoratori e professionisti attraverso corsi di formazione e aggiornamento che spesso vedono la collaborazione dell’Università di Macerata attraverso suoi docenti.

 

Statistiche poco aderenti alla realtà dei fatti

Marco Massucci conclude dicendo: “Al di là delle statistiche, molto spesso poco aderenti alla realtà dei fatti, l’impegno constante della Confesercenti di Macerata verso gli attori economici del territorio deve essere assolutamente supportato dalle amministrazioni locali le cui scelte politiche non possono e non devono prescindere dalle necessità contingenti dei residenti. Auspico, quindi, che il 2018 sia all’insegna di un maggiore dialogo e una maggiore concertazione tra Confesercenti Marche e Regione e, in particolare, tra Confesercenti Macerata e gli amministratori locali affinché si possa raggiungere l’unico e importante obiettivo della rinascita territoriale”.

27 novembre 2017

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