Bibbia e Astrologia – Il futuro che ci attende

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Fin dall’antichità l’uomo ha intuito che forze sconosciute e le interazioni fra le stesse, influiscono non solo sulla natura che ci circonda ma sulle caratteristiche fisiche, psicologiche e sugli accadimenti degli esseri umani. Osservando il cielo avevano notato che queste forze vengono dagli astri, dai loro movimenti. Per dare un nome a queste qualità gli antichi associarono una divinità a ogni astro, ma le conoscenze astronomiche limitate fino a ieri consentivano previsioni e calcoli imperfetti: è scientificamente provato che la luna solleva le maree e condiziona la fertilità del mondo vegetale e animale ma è ancora indimostrato, solo teorizzato, che alcuni pianeti in particolari congiunzioni potrebbero favorire terremoti, maremoti ed eruzioni vulcaniche.  Le  scoperte  attuali,   per quanto riguarda l’uomo, consentono la redazione di temi natali (mappa astrale nel momento e nel luogo della nascita di una persona) e di percorsi di vita più precisi e più ampi, seppure ancora imperfetti: molte variabili sono ancora sconosciute, come ad esempio l’influenza di nuovi astri, oppure il calcolo di un tema natale nel momento del concepimento: il tema natale al momento della nascita ci condiziona, per cui non si può ignorare la possibilità dell’esistenza di forze che agiscono sul Dna nel momento della fusione tra lo spermatozoo e l’ovulo, determinando quali geni saranno dominanti e quali recessivi. In estrema sintesi, di tutte le costellazioni solo 12 sembrano avere influenza sul nostro pianeta e gli esseri viventi, queste sono il cosiddetto zodiaco. Poi ci sono i pianeti, e qui l’astronomia ha completato, per il momento, il quadro: con la scoperta di Eris e Haumeta, che l’autore rinomina Vulcano e Persefone, si raggiunge il numero di 12 astri del nostro sistema solare considerati nell’astrologia, 12 come gli dei dell’Olimpo, corrispondenza che vedeva vacanti proprio queste due figure. Ma lo scopo del testo è mostrare i parallelismi dell’astrologia con un’altra tradizione religiosa, e precisamente ciò che è contenuto nella Bibbia: chi la scrisse usò un codice criptico e perfetto. Già nella Genesi si possono riconoscere le azioni dei pianeti, ognuno responsabile di un periodo della creazione secondo le caratteristiche astrologiche a esso associate. Non è un libro classico di astrologia, si rimanda ad altri testi il compito di offrire strumenti per il calcolo di effemeridi e congiunzioni, descrive piuttosto, in modo dettagliato ma comprensibile e piacevole, anzi gustoso, i pianeti e i segni zodiacali, le loro influenze, riscontrabili in esempi storici e perfino nell’espressione artistica nelle varie epoche; un momento di confronto per chi già se ne intende e per i profani strumento per capire cosa sia l’astrologia, e cosa non è. Interessante saggio di comprensione degli archetipi, che ritornano in testi antichi e moderni, nei miti come nei numeri, ma a quale scopo? Per fare un percorso a ritroso: il creato che va alla ricerca del suo creatore; e se le sfere sono responsabili della creazione delle cose e delle leggi dell’universo, chi, cosa ha creato e dato ordine a loro di farlo? E perché? Per quanto notevole sia il nostro pensiero, la nostra capacità di sviluppare pensieri così complessi e lontani dalla nostra materialità e carnalità, noi umani restiamo sempre piccoli, un puntino in mezzo all’universo dove tutto ha una spiegazione logica, quindi tutto è stato previsto: per ogni essere vivente c’è una predestinazione. Tutto è scritto, calcolato e il libero arbitrio non è che una mera illusione. Possiamo deviare e allungare una strada, ma si compierà ciò che è scritto, ciò che il nostro algoritmo, complesso, unico e irripetibile, ha calcolato.

Franco Fraticelli è nato e vive a Macerata, per lavoro è stato in Africa e in Asia Minore per 10 anni. Conosce e parla due lingue, inglese e francese. Studia astrologia dal 1982, seguace delle scuole Morpurgo-Barbault.

Simonetta Borgiani

27 dicembre 2017

 

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