Imploriamo il Santo Patrono di Macerata: “Caro San Giuliano…”

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Dopo una lunga riflessione ho deciso di prendere carta e penna per scrivere una letterina anche io! Intendiamoci, né Babbo Natale né la Befana saranno disturbati, li lascio ai più piccoli (quei pochi che ci sono, visto il tasso attuale di natalità), invece ho pensato di rivolgermi a San Giuliano! D’altra parte è il Santo Patrono della città e le richieste riguardano Macerata! Spero solo che non faccia un gioco molto in voga sia fra noi “pistacoppi” che fra noi “italiani” e cioè quello delle tre scimmiette: non vedo, non sento, non parlo! Questo, da un Santo, mi auguro proprio non avvenga.

 

La letterina

Caro San Giuliano, fai mettere le lampade a led anche lungo la via Famiglia Palmieri perché non ci si vede un tubo mentre, proprio lì sotto, il piazzale dello stadio, nella splendida architettura “lager”, risplende a giorno!

Caro San Giuliano facci conoscere gli “incredibili” ingegneri che hanno realizzato il quartiere nuovo delle “Vergini”, con quelle stradine così strette, ma così strette tanto da doverne fare un senso unico, a meno che qualcuno non voglia rimanere incastrato con la propria auto mentre incrocia un bus!

Caro San Giuliano, visto che il terminal degli autobus esterni è stato realizzato a Piazza Pizzarello, occupandone l’altra metà con uno “scheletro”, mentre il terminal dei bus cittadini lo si è realizzato ai Giardini Diaz, fà che i politici che l’hanno voluto e i tecnici che l’hanno realizzato, guidino un apposito risciò che collegherà i due luoghi senza soluzione di continuità e trasportando ogni volta dei passeggeri; e ancora ogni volta che un utente, sia esso turista, studente o lavoratore, si troverà ramingo da quelle parti con il sole, con la pioggia o con la neve li metta “in cima ai suoi pensieri” (Accidenti a voi! Maledizione! Dannazione!) e fà che un brivido, scorrendo lungo la schiena, ricordi loro tali belle scelte!

Caro San Giuliano ricorda ai proprietari che ritireranno le pigioni, dei loro negozi del Centro Storico, che l’affittuario sta lavorando per se, per la sua famiglia, per la sua città, e per la comunità!

Caro San Giuliano ricorda anche a tutti coloro  che cambiano il telefono cellulare a ogni battito di ciglia che con quei soldi ci avrebbero potuto fare anche una bella vacanza in compagnia di un buon libro da leggere, e che i materiali usati provengono da quel continente chiamato Africa, con lavoratori che vengono trattati, come sempre, da schiavi!

Caro San Giuliano ricorda a tutte le Onlus che i soldi ricevuti per ogni migrante devono essere spesi:

A – per dare ogni giorno l’istruzione per imparare la nostra lingua;

B – per dare ogni giorno lavori, pure  socialmente utili, per inserire questi ragazzi nella società;

C – per non fare arricchire i falsi perbenisti pronti a fare di tutto per intascare centinaia di euro per gli affitti! Caro San Giuliano manda un piccolo “ricordo”, con cadenza mensile, magari facendolo portare dai nostri amati piccioni, ai politici e ai tecnici che ci hanno affibbiato € 69.000,00 da pagare ogni anno, per “soli” 20 anni, per lo stadio di Collevario!

Caro San Giuliano manda un altro piccolo “ricordo”, sempre trasportato dai nostri amati figuranti pennuti, anch’esso con cadenza mensile, a chi ha redatto il progetto del nuovo campo sportivo di Villa Potenza con tutti gli annessi e connessi.

Caro San Giuliano ora penso Tu capisca perché Babbo Natale si sia sempre limitato ai soli bambini, non poteva assumersi un compito così grande per tutti i bipedi di questo mondo! Certo i bimbi una volta avevano occhi, mente e cuori più consoni alla loro età, ora li stiamo tirando su un po’ maluccio e chissà che (ora mi rivolgo a Babbo Natale) Tu, Bravo Omino con la barba bianca, non inizi a declinare l’invito a essere presente il 25 dicembre! Il cambiamento climatico, purtroppo, alla fine produrrà pure questo.

 

Post scriptum

Caro San Giuliano sicuramente ricorderai che quasi 25 anni fa San Giovanni Paolo II fece qui, a Macerata, uno dei suoi primi miracoli. Scendendo con l’elicottero all’antistadio dell’ Helvia Recina fece sì infatti che venisse asfaltato sia il piazzale, sia la parte dietro la curva detta “Maratona” e, da allora, tutti i marciatori e corridori maceratesi hanno pregato e pregano per Lui! Ora sarebbe il caso di “rinnovare” il miracolo: che ne dici, facciamo arrivare Papa Francesco in visita? Pensaci, siamo nelle Tue mani e sappi che, non le Sacre Scritture, ma le Molteplici Buche testimoniano che sia arrivato il tempo…   

Fabrizio Giorgi

21 marzo 2018

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