Trittico vincente per rinascere: cultura, turismo, educazione

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Ho sempre pensato che la cultura da sola, meglio se abbinata con il turismo, sia un eccezionale strumento per contribuire a migliorare i conti della nostra economia e anche un agente positivo per l’occupazione. Sono fermamente convinto che se al binomio precedente, cultura e turismo, si aggiungesse una istruzione migliorata, in linea con i tempi moderni e una educazione civile e democratica, avremmo gli elementi base per lo sviluppo del Paese.

 

“Marca Maceratese”

Sotto questi aspetti vedo positivamente il distretto turistico della Marca Maceratese, che raggruppa 34 Comuni e può fare sistema mettendo insieme le potenzialità del territorio. Addirittura mi auguro che sia uno stimolo ulteriore per lo sviluppo delle zone interne, con investimenti mirati per la montagna terremotata. Poi ci sono i Musei: le opere d’arte vanno vissute, vanno rese fruibili affinché creino cultura e pure per avere un ritorno economico, sia diretto che indiretto, attraverso una sempre migliore conoscenza a livello mondiale delle nostre peculiarità turistiche, che sono un importante valore aggiunto per una nazione ricca di storia e di arte come è l’Italia.

Camerino

 

Musei più fruibili

È importante che i musei funzionino sempre di più ed è di conforto il dato che negli ultimi anni c’è stato un aumento medio dell’ingresso nelle strutture museali del 15-20% (le punte possono essere ricercate sul sito dell’Istat) e che le Regioni (hanno fondi previsti allo scopo: troppi dissipati) e i Comuni provvedano a rendere maggiormente fruibili questi luoghi di cultura, specialmente quelli “sepolti” dall’incuria, quelli non utilizzati (vedi il Museo del Risorgimento, chiuso a Macerata dentro scatoloni di cartone) o sottoutilizzati, perché ogni  espressione artistica, l’educazione  alla cultura, sono parti fondamentali nella formazione delle persone. È importante quello che si facendo per diffondere cultura, ma sarebbe auspicabile portarla tra chi non ne usufruisce.

Recanati

 

Tutto è cultura

Tutto è cultura: operette, danza, concerti, teatro… l’opera lirica è cultura. Alvise Lazzareschi: “Il melodramma della nostra tradizione lirica è stata la pedana che ha stimolato il desiderio di conoscere il vasto universo della storia, dell’arte, della letteratura, di ogni forma di bello…”. Macerata intanto pensa allo sviluppo turistico del territorio e sa che la cultura è indispensabile per realizzarlo. Si è candidata a Capitale della Cultura 2020 e ha fatto bene (è entrata fra le top ten che è già un bel risultato, anche se poi non ce l’ha fatta a vincere), magari la sua candidatura avrebbe dovuto essere più sostenuta da Istituzioni e cittadini.

Civitanova Marche

 

Macerata deve essere trainante

Però Macerata ha sempre molte frecce al suo arco: lo Sferisterio (sia come monumento che come struttura che accoglie l’opera, Musicultura e altre manifestazioni di rilievo), i numerosi Musei (ricordiamo Palazzo Ricci, Palazzo Buonaccorsi, Biblioteca Mozzi Borgetti, Museo di Storia Naturale ecc.) il complesso architettonico di tutta la città e la sua vocazione internazionale (Padre Matteo Ricci e la Università).

 

Provincia custode di storia millenaria

Poi sarebbe indispensabile un progetto che coinvolgesse tutta la provincia, dal mare, su, su fino ai Monti Sibillini, la zona pedemontana fra Camerino e Tolentino: territori che sono custodi di storia millenaria, di tradizioni, di arte, dal paesaggio incantevole al pari delle dolci colline recanatesi immortalate da Giacomo Leopardi, fino alle perle lungo la costa adriatica. Cultura è il presente che conosce il passato e un modo per amare la propria Patria e per saper amare quella degli altri.    

Giulio Lattanzi

12 aprile 2018

 

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