Sui social la risposta a Roberto Pioli che subito contrattacca

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Risponde su facebook Claudia Regoli alla lettera di Roberto Pioli: “Carissimo Pioli, non risulti un tesserato né che hai mai avuto ruoli di responsabilità in Forza Italia, nemmeno nell’epoca della “splendida” gestione di Ceroni. Quindi a che titolo parli non si sa, visto che dal destino di Forza Italia non sembravi essere molto coinvolto nemmeno nel recente passato. Dove eri e cosa hai fatto ad es. quando Forza Italia prendeva 1.2% a Jesi o meno del 6% alle amministrative del 2016? E durante il risultato fallimentare delle regionali con la gravissima spaccatura del centro destra?
Ti preciso inoltre che l’articolo di Cangini e Fiori non è nato per attaccare Ceroni o qualcun altro ma semplicemente ‘in risposta’ a un precedente articolo frutto di una manovra ‘contro’ loro due. Se lo avessi letto, invece di limitarti a firmare le esternazioni di altri, lo avresti senz’altro capito dal momento che è molto chiaro.

 

La risposta di Roberto Pioli

Sarò breve perché non voglio perdermi in chiacchiere inutili con persone inefficienti: qui, oggi, è importante e fondamentale essere attivi sia per le aziende che per i giovani nel mondo del lavoro e, soprattutto, nella ricostruzione post sisma.

Claudia Regoli, rispondo che sono tesserato quindi non è che non risulta: è che non sapete cercare! Qui si è alla vecchia e più disgustosa politica quando si afferma che non avendo io avuto ruoli all’interno del partito non ho titolo per espormi! È aberrante vedere come in virtù di quale poltrona si ricopre si decida chi parla e chi no.

Prima di rispondere su quello che ho fatto io, tesserato e appassionato attivo di politica,la vera domanda da porre è: “Dove sono stati e cosa hanno fatto Cangini, Fiori e Regoli prima di essere stati piombati qui?”

Nessuno vi ha mai visti fare qualcosa quindi di cosa stiamo parlando?!

Domandare è lecito e rispondere è cortesia, diceva un personaggio televisivo, per cui essendo io persona cortese continuo…

Nel 2016 non ho messo piede nella campagna elettorale a Jesi perché lì non sarei stato efficace ma comunque ho lavorato con impegno su altri comuni che oggi avete distrutto e alle regionali semplicemente non ho condiviso la scelta di “prendere” Spacca.

Fiori e Cangini, non sono marchigiani non sono minimamente all’altezza di Ceroni, Saltamartini, Pasqui, Celani, Ciarapica e mai e poi mai si sono fatti vedere o interessati del territorio se non un mese per prendere voti e scappare, restaurare il partito serve e bisogna farlo ma non con i paracadutati perché sono loro che lo hanno indebolito.

In più le dico che parlo a nome di un lavoro svolto da più persone e a differenza Sua non usiamo il paraocchi e le paraorecchie per difendere a spada tratta l’indifendibile sempre e comunque.

Voi che dovreste avere esperienza e avete avuto tempo e mezzi, avete ottenuto risultato “0”! Perdenti!

Concludo dicendo che conosco bene la situazione del partito e le persone che ne fanno parte (come me molti altri) ed essendo tutti noi uomini e donne liberali con un proprio cervello e una propria bocca parliamo motu proprio (senza essere imbeccati!) e, soprattutto, facciamo. Pertanto, viva la libertà di espressione!

Roberto Pioli

17 luglio 2018

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