La meritata pensione è solo un illusorio, sfuggevole miraggio

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L’Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro; “degli altri” aggiungono i detrattori. Il che non è del tutto inesatto; ma se penso a quello che ho lavorato io sin qui e a quello che ho visto fare da tante Persone che non sono più o che ancora confortano il mio andare, debbo pensare che in fin dei conti sia vero. Certo è che chi lavora non fa notizia; almeno quelli che lo fanno onestamente, mentre chi vive sulle spalle degli altri c’è il caso che qualche volta finisca sui giornali o in tv, ‘ché tanto quelli parlano solo dei birbanti e dei malfattori perché la gente – se no – non compra e così sembra che siamo tutti furbastri o disonesti… e chi vuol Dio se lo preghi… Ma datemi retta: “se ti vien voglia di lavorare, siediti, aspetta, e vedrai che ti passa”. “Il lavoro nobilita l’uomo e lo rende simile alla bestia”. È strano il pensare dell’uomo; si accorge che il lavoro è un valore che altri gli hanno trasmesso e subito se ne vergogna e prova a sminuirlo come fosse una cosa di cui fare volentieri a meno, trovando ogni scusa per non farlo. Ma se ci riflettete un po’, quando sarete stanchi prima ancora di cominciare, sentirete presto la voglia di non mollare e così zitti zitti, piano piano, riprenderete ancora l’usata fatica. Perché la meritata pensione è solo un illusorio, sfuggevole miraggio: non vedete l’ora di raggiungerlo ma subito dopo vi delude. Acchiapparla, tenerla ben stretta non vale, perché il lavoro vi assilla ed è dentro di voi. È la vita che scorre, è la gioia del fare, è il rifugio sicuro che conforta le pene; è il destino comune da rimpianger davvero, poiché il giorno finale trascurar lo vedrà.

Giuseppe Sabbatini

12 gennaio 2019

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