Botta, risposta e stoccata della D’Alessandro a Di Pietro

La risposta alle critiche sulla scelta dell’area delle ex casermette come nuovo polo scolastico da parte del segretario cittadino del Pd Stefano Di Pietro, la dice lunga su di un partito che di democratico ormai ha solo il nome. Si dovrebbe parlare piuttosto di partito anti-democratico. La città è stata vittima di un terribile sisma e le conseguenze sono state anche a carico di plessi scolastici, resi purtroppo inagibili, come la scuola “Dante Alighieri” e la scuola “Mestica”.

La sottoscritta, a nome della lista civica “Macerata nel cuore”, ha evidenziato una visione logistica diversa rispetto a quella prospettata dall’amministrazione comunale per la ricostruzione degli edifici scolastici.

La scelta dell’area delle ex casermette come polo scolastico, con due scuole del medesimo ordine e grado vicinissime e dove, ahimé, sorgerà (almeno è ciò si evince dal progetto pubblicato a mezzo stampa) l’ennesima area commerciale, la considero una scelta poco opportuna, perché sguarnisce due quartieri di servizi essenziali.

La nostra proposta sarebbe stata di ricostruire ex novo le scuole in modo anti-sismico nelle zone di origine, magari demolendo le vecchie strutture scolastiche o trovando nei pressi nuove aree per la loro ricostruzione. Così invece si dovrà pensare a organizzare un apposito trasporto per i ragazzi, celando l’errore con un rimedio palliativo, considerato che il traffico sarà molto intenso, anche per la vicinanza con il passaggio a livello.

Oltretutto la scelta delle ex casermette, che certamente godrà dei soldi statali per le ricostruzioni post-sisma (come sarebbe comunque accaduto per le due scuole se ristrutturate nel luogo di origine), non sarà a costo zero per le casse comunali.

Mi fa specie che proprio Stefano Di Pietro in rappresentanza del partito al governo della città parli di sicurezza e di interesse delle scuole maceratesi, quando per anni abbiamo cercato di sollecitare l’amministrazione su un cronoprogramma che permettesse la messa in sicurezza e una collocazione adeguata di tutte le strutture scolastiche! Nel 2017 inoltre Paolo Renna, di Fratelli d’Italia, ha presentato una mozione per chiedere uno studio di vulnerabilità sismica delle scuole, che è stato puntualmente bocciato e a oggi il Comune ancora non fornisce indicazioni sullo stato di vulnerabilità di tutte le scuole cittadine e quali sono i piani di adeguamento o di miglioramento.

Quindi a oggi, in vent’anni di governo della città e con due eventi sismici importantissimi, qual è stata la visione, il progetto del partito di maggioranza su tutte le scuole maceratesi di pertinenza comunale?

Per non parlare del Convitto nazionale, attualmente unica scuola del centro, di cui però, guarda caso Di Pietro non fa alcuna menzione nel suo comunicato. Per anni abbiamo insistito, come lista civica, affinché venisse ristrutturata la metà mancante del Convitto, senza una risposta e tale inadempienza ha fatto sì che con il terremoto del 2016 tutto il Convitto fosse reso inagibile, vanificando in tal modo anche i 5 milioni impiegati  in precedenza per ristrutturarne solo una parte.

La mancanza di pianificazione porta i rappresentanti del governo di questa città a operare in modo scriteriato, senza una visione organica e armonica. Questa è la mia critica da mamma, da ex consigliere comunale e da semplice cittadina maceratese, se è ancora consentito farlo, considerato un PD che, da come si è espresso nei miei confronti il suo segretario cittadino, di democratico ha ormai ben poco.

Francesca D’Alessandro – Lista civica “Macerata nel cuore”

23 marzo 2019

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