Camerino, un successo per la “Wind Camerino Orchestra”

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Troppo spesso alla musica per orchestra di fiati non viene dato il giusto spazio e risalto in festival e stagioni concertistiche ma non è così a Camerino, dove dal 2015 all’interno del Camerino Music Festival  questo repertorio, sia originale che di trascrizione, trova il giusto spazio.

Infatti in occasione del festival nasce la Wind Camerino Orchestra formata dalla maggior parte dei componenti della banda città di Camerino con l’aggiunta di promettenti giovani provenienti da tutto il territorio marchigiano.

Una formula che si è ormai consolidata negli anni, un laboratorio orchestrale di diversi giorni dove si studia, si prova ci si confronta per arrivare al concerto in programma con un alto livello di preparazione ed eseguire brani di elevata difficoltà con la presenza di grandi solisti.

In questi anni la Wind Camerino Orchestra, da sempre diretta dal Maestro Vincenzo Correnti che con i giovani si trova sempre a suo agio, ha avuto modo di accompagnare Nello Salza (la tromba Oscar del cinema italiano) Sauro Berti (clarinetto basso), Gianmarco Casani, Robert Spring, Sergio Bosi, Luigi Picatto, Gabor Varga, Giovanni Punzi, Ferec Akbarov (clarinetto), Gianluca Scipioni (trombone) e Nilo Caracristi (corno).

Il concerto di questa edizione, che si è tenuto martedì 13 agosto, ha visto la presenza dei solisti Sauro Berti, clarinetto basso dell’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma, Paolo De Gaspari docente presso il Trinity Laban Conservatoire di Londra, Rocco Parisi, virtuoso di fama internazionale e Stephan Vermeersch, Presidente dell’European Clarinet Association, che hanno eseguito in prima mondiale ed europea il brano  di Arthur Gottschalk “Four New Brothers” nella versione per Bass Clarinets e SymphonicWinds.

Gli altri brani eseguiti sono stati:

F.Schubert (trascrizione Correnti)  Marcia Militare n.1 op.51;

Jacob de Haan “Yellow_mountains”;

  1. Mangani “Concerto a Colori”;
  2. Correnti (arr. H. Gualdi) “Quattro Passi”;
  3. Modugno (arr. M. Mangani) “Volare”;
  4. Gualdi “Il taglialegna”.

Tantissimi gli apprezzamenti ricevuti dal pubblico presente ma soprattutto dai tanti “addetti ai lavori” un “real jazz feeling” che ha entusiasmato i presenti i quali hanno elogiato non solo il grado di preparazione raggiunto dalla formazione ma anche l’aspetto pegadogico-formativo che la anima.

15 agosto 2019

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