Una band che ha conquistato il mondo: i Metallica

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“Time is like a fuse, short and burning fast”. Dice così una famosa canzone di un gruppo che è divenuto nel tempo un pilastro della musica mondiale, una band che giocando con le sue regole e facendo musica da outsider, grazie al suo speciale modo di intendere la musica ha conquistato il mondo: sono i Metallica! Questo grandioso gruppo nasce a Los Angeles il 28 ottobre nel 1981 e tra i suoi componenti spiccano nomi come James Hetfield, Lars Ulrich, Kirk Hammet, Robert Trujillo e l’indimenticabile Cliff Burton. Galeotto fu un annuncio sulla rivista statunitense “The Recycler” pubblicato da Ulrich. È così che Lars conosce il chitarrista e cantante Hetfield e in poche settimane, una volta trovato il bassista, ovvero Ron McGovney (uno dei diversi componenti transitori che negli anni si susseguiranno nella formazione dei Metallica), la band iniziò la sua lunga e grande avventura nel mondo della musica, sarà poi  lo stesso McGovney che nel 1982, a causa dei litigi sempre più frequenti con gli altri membri del gruppo, deciderà di andarsene ed ecco che entrò in scena… Cliff Burton! Hetfield e Ulrich hanno l’occasione di ascoltarlo nel locale “Whisky a Go Go” durante la “San Francisco Metal Night” e rimangono talmente colpiti da quel  modo così coinvolgente e psichedelico allo stesso tempo di suonare e far sua la musica, che i due comprendono seduta stante di volere proprio lui nella band! Cliff era il loro uomo, non si sarebbe mai conformato a tutti gli altri, o al modo in cui ci si doveva vestire o comportare nella scena thrash, aveva sempre i jeans a zampa di elefante e solitamente indossava una maglia dei Blue Öyster Cult. Non si è mai visto con una camicia, per esempio! Amava band come gli Skynyrd e non gli importava affatto quello che gli altri pensavano di lui, quello era il suo modo di vestire, quello era ciò che amava ascoltare e non sarebbe cambiato per nessuno al mondo. Non ha mai seguito le regole, i suoi assoli di basso erano sempre molto speciali perché suonava semplicemente tutto quello che sentiva in quel momento e, diciamocelo, un assolo di basso a un concerto thrash era molto raro ma tutti non vedevano l’ora che Cliff ne eseguisse uno. Questi sono alcuni dei pensieri sgorgati  dai ricordi di Xavier Russel parlando di Cliff Burton durante una intervista con Malcome Dome, avvenuta qualche tempo dopo la morte dell’immenso bassista. L’anno 1983, vede uscire  il loro primo album “Kill ‘Em All” e Dave Mustaine viene cacciato dal gruppo per il suo atteggiamento ritenuto scorretto, Dave verrà sostituito da Kirk Hammett. Nel 1984 esce l’album “Ride the Lightning”. Permettetemi un pensiero personale…“Cavalca il fulmine”, “Combatti con il fuoco”… queste sono alcune delle frasi che, ascoltando l’album, ho fatto mie, come fossero una guida, una via per attraversare le difficoltà a volto scoperto. Nel 1986 esce il loro terzo album “Master of Puppets” ma quell’anno sarà ricordato soprattutto per un triste e doloroso evento che segnerà per sempre la storia della band: il 27 settembre durante un tour europeo del gruppo, il bus dei Metallica slitta e si ribalta lungo una strada ghiacciata in Svezia, a Ljungby, Cliff è seduto vicino al finestrino e con l’urto viene scaraventato fuori e mortalmente schiacciato dall’autobus. In quel momento non si ferma soltanto il cuore di Cliff, si spegnerà per sempre anche una parte del  cuore e dell’anima della band. I Metallica dopo l’accaduto decidono di fermarsi per qualche tempo, pensano addirittura che sciogliersi sia la cosa più giusta da fare ma i familiari di Burton non sono affatto d’accordo con quella decisione, precisando che Cliff non avrebbe mai voluto una cosa del genere! La band non si sciolse e continuò a fare molti altri concerti e album, ricordando Burton con nuove tracce. Così afferma James Hetfield: “Cliff mi ha insegnato che è OK essere diversi e ad agire per quello in cui credo, non hai tutte le munizioni del mondo per combattere la guerra: basta essere te stesso”.

A volte le parole possono essere un faro, una luce che ti indica un porto sicuro nelle notti di tempesta.

Emanuela Ginevra

23 settembre 2019

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