Andrea Blarasin sulle “troppe prescrizioni mediche” di Maccioni

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Lo scorso giovedì 17 ottobre si è svolto a Macerata presso la Biblioteca Mozzi-Borgetti un convegno sulla prevenzione in ambito sanitario promosso dall’AVULSS di Macerata, alla quale va riconosciuto, oltre il merito di assumere un ruolo primario nell’ambito del volontariato nel settore socio-sanitario, anche quello di tenere alta l’attenzione sulla necessità, sempre più attuale da parte del Sistema Sanitario Pubblico, di creare politiche che abbiano l’obiettivo di promuovere la salute e la prevenzione come fattori di sviluppo della società e di sostenibilità dei sistemi sanitari.

Inaccettabili, in particolare in tale contesto, risultano le dichiarazioni del Direttore Area Vasta 3 dell’Asur Alessandro Maccioni, “portavoce” del Presidente, nonché Assessore alla Sanità, Ceriscioli.

Infatti, a fronte di alcune critiche sollevate nel corso del convegno da alcuni presenti circa le liste d’attesa con prenotazioni che superano abbondantemente l’anno, agende chiuse, errori e burocrazia senza limiti, Maccioni avrebbe dato la colpa alle troppe prescrizioni mediche, additando i medici di base e “chi la mattina invece di un cappuccino, si fa un esame diagnostico”.

Consiglio al dr. Maccioni di concentrarsi sui bisogni del sistema sanitario maceratese e di fare il suo dovere di dirigente nel migliorare il funzionamento della Sanità Pubblica e di assumersi le proprie responsabilità invece di indignarsi e dare la colpa ad altri. Un vizio che evidentemente lo accomuna al suo predecessore Ciccarelli che, già a suo tempo, accusava i sindacati di fornire dati inattendibili circa il problema delle liste d’attesa e investiva il suo impegno di dirigente più a far quadrare bilanci per attesi avanzamenti di carriera che non per nominare i primari vacanti e diminuire le liste d’attesa.

Gravissime le dichiarazioni del Direttore Maccioni soprattutto sul piano della prevenzione. È inammissibile che, dai massimi vertici della Sanità Regionale, si parli di “troppe prescrizioni” solo per scaricarsi la responsabilità, che invece è oggettiva, in merito a quello che deve invece essere, anche secondo l’OMS, la linea guida principale per la promozione della salute.

Andrea Blarasin – già Assessore Provinciale

21 ottobre 2019

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