Mostra internazionale di Arte Postale a Villa Baruchello

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Il 9 novembre a Porto Sant’Elpidio, negli spazi di Villa Baruchello, sarà inaugurata una mostra internazionale di Arte Postale “Omaggio a Fausto Paci – Ambasciatore Cavelliniano in occasione del suo 95° compleanno” curata da Lucia Spagnuolo e organizzata dalla Verum e da La Tavolozza Marche, col Patrocinio del Comune di Porto Sant’Elpidio e in collaborazione con Anna Boschi, Giannni Romeo, Pier Roberto Bassi e Giovanni Bonanno, Lucia Nardi, Ruggero Maggi, in performance Roberto Formigoni, Gianni Romeo, Giovanni e Renata Stradada, Dania Gentili, Fulgor Silvi con la partecipazione speciale di Massimo D’angelo e il supporto di Carlo Cerquozzi.

L’esposizione è stata ideata per festeggiare il 95° compleanno del mail artist e Ambasciatore Cavelliniano Fausto Paci e sarà aperta al pubblico da 7 al 18 novembre 2019.

L’esposizione di 300 opere di 120 artisti di 20 nazioni, propone tutte le mail art pervenute a Lucia Spagnuolo e ispirate da un’opera in bianco e nero rappresentante i profili congiunti di Fausto Paci e Guglielmo Achille Cavellini.

 

Cosa è la mail art

La mail art, il network internazionale fondato nel 1962 da Ray Johnson, come rileva Marco Rotunno “è un movimento artistico populista che usa il servizio postale come mezzo di distribuzione, tramite l’invio di opere generalmente di piccolo formato (tipicamente cartoline, buste, francobolli) creando così un feed-back tra mittente e destinatario” aggiunge Ruggero Maggi, “più che un movimento artistico è piuttosto un grande fenomeno culturale e sociale, un contenitore di idee ed emozioni”.

da sx Paci e Cavellini

 

Paci “Ambasciatore Cavelliniano”

L’amicizia e la stima di Fausto Paci, per G. A. Cavellini, come scrive Anna Boschi,”sono stati i motori che lo hanno portato a esprimersi creativamente nel circuito della mail art. Ammirandolo profondamente e seguendolo poi con interesse nelle sue originali performance eseguite in vari Paesi del mondo e nelle sue personali interpretazioni di scritture che ricoprivano corpi, ambienti, abiti, oggetti ecc., Paci decise di diventare “Ambasciatore Cavelliniano” con l’intento di operare sempre all’insegna di quest’ultimo, divulgando la sua arte, la sua grandezza, la sua spiccata personalità”.

Cavelllini, artista libero, ha vissuto l’arte “non condizionato da schemi o imposizioni”, come rileva Sandro Bongiani, e Fausto Paci “ha saputo convogliare e diffondere con interventi mirati ed opportune operazioni di Mail Art, tutta l’attenzione verso questo importante personaggio dell’arte”. Oggi, aggiunge Sandro Bongiani, “a distanza di 29 anni dalla morte di Cavellini, ritorna l’occasione di poter approfondire e rivalutare finalmente il suo lavoro, grazie alla ricorrenza esemplare dei 95 anni dell’amico Fausto Paci, fedele da sempre a questo mitico personaggio dell’arte contemporanea italiana che di fatto ha scardinato le carte in tavola messe a punto dal monotono mondo del sistema ufficiale dell’arte”.

9 novembre 2019

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